Monza e il Gran Premio d’Italia, 10 curiosità che non sapevi di non sapere
giovedì 30 agosto 2018 · Appunti di viaggio
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1. Tesori d’Italia. La villa reale di Monza, nel parco che ospita anche il circuito, è stata costruita tra il 1777 e il 1780, per volontà dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria. Era residenza estiva del figlio Ferdinando d’Asburgo, il governatore generale della Lombardia austriaca.
2. Traffico illustre. Romani, longobardi, Sforza, austriaci, Napoleone, Asburgo e Savoia: sono passati tutti per Monza. Lasciando segni e monumenti qua e là.
3. Ombre dal passato. E secondo la leggenda, il fantasma di Teodolinda, la regina Longobarda, è ancora là: ci sono testimonianze di gente che dice di averla riconosciuta in Piazza Trento e Trieste.
4. L’ago della bilancia. Monza in Formula 1 è la pista che ha assegnato più volte il titolo: 11 volte quello piloti alla pari con Suzuka e altrettante quello costruttori.
5. Freni roventi. La staccata più violenta di Monza è quella della prima variante: i dati di Brembo dicono che si passa da 326 a 80 km/h nello spazio di 69 metri; bisogna stare sul pedale del freno per 2.6 secondi esercitando una pressione equivalente a quella di 180 chili. E si tratta anche della staccata più tosta di tutto il mondiale in termini di decelerazione.
6. L’alba. I lavori per l’autodromo sono iniziati nel 1922, a maggio dopo l’intervento del ministero della pubblica istruzione a salvaguardia dei valori artistici dell’area. In due mesi il percorso era già pronto per il collaudo. E il 3 settembre s’è corsa la prima gara, l’ha vinta la Fiat di Pietro Bordino.
7. Stella vincente. A Monza nel 1955 s’è chiusa la prima era della Mercedes in Formula 1. La casa di Stoccarda è uscita dal giro col titolo in tasca, è tornata come team completo solo nel 2010, all’acquisizione della Brawn.
8. Formula show. Nella storia della Formula 1, la gara del 1971 è in assoluto quella con più leader, 8 in tutto: in testa si danno il cambio Regazzoni, Peterson, Stewart, Cevert, Hailwood, Siffert, Amon e Gethin che vince al fotofinish. Tra l’altro, è il weekend in cui il pubblico fischia nientepopodimeno che Enzo Ferrari.
9. I big in fila. Ci sono cinque campioni del mondo nelle prime cinque posizioni d’arrivo a Monza nel 2011, non è mai successo prima. Né dopo: Vettel precede Button, Alonso, Hamilton e Schumacher.
10. Da perderci la testa. Nel 2015 dopo le qualifiche la Fia ha applicato 168 posizioni di retrocessione per cambi di motori e pezzi vari. Il record. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.