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Le prove libere in Francia, le fiamme sull’Alfa Sauber, la ruota di Perez, le pezze in pista e il traffico fuori

venerdì 22 giugno 2018 · Snack news
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Tempi e modi. Con ultrasoft in assetto da qualifica fa un tempone Hamilton nella prima giornata del ritorno della Formula 1 in Francia, dà 7 decimi alla Red Bull, quasi 9 alla Ferrari. Mercedes porta in pista il motore che ha rinviato in Canada per grane di affidabilità.

Gli imprevisti che fanno show. Ericsson sbatte alla curva 11, nello schianto il motore dell’Alfa Sauber fa fuoco e fiamme. Perez alla curva che immette sul Mistral perde la posteriore sinistra, sembra – ipotizza la Fia – ci fosse un detrito fra dado e asse, il che ha falsato il controllo automatico della coppia di serraggio.

Le dolenti note. Torna nel giro la nazione che nel 1906 apriva la storia delle corse, ma è un ritorno non esente da inciampi, dentro e fuori i confini del circuito. L’asfalto è pieno di pezze, gli sviluppi alternativi – infiniti – confondono la visuale. Ma l’aspetto più critico resta il traffico: code di due ore per entrare, di quattro per uscire. Nella prima sessione erano deserte le tribune perché il pubblico ancora stava in macchina. Praticamente non è cambiato niente rispetto agli anni Ottanta.

Quella vecchia controversia. Anche in Francia si corre con le gomme a battistrada sottile che Pirelli ha modificato per la Spagna e che la Ferrari non ha saputo gestire. Arrivano perciò sulla rossa una serie di modifiche importanti, soprattutto alle sospensioni, in funzione specifica dei nuovi pneumatici.

La fin d’une belle (?) histoire. E alla fine s’è celebrata l’unione che chiunque s’aspettava: Red Bull firma con l’Honda per il 2019, dopo un anno di esplorazione e amicizia attraverso la Toro Rosso. Finisce dopo 12 anni – non tutti rose e fiori – la collaborazione con Renault che dal 2016 già era sparita dall’etichetta.

Animali da rete. Gestire un sito di Formula 1 è complesso e laborioso. La concorrenza di un blog squallido e improvvisato che ancora trova scorciatoie disoneste e fa informazione attraverso le traduzioni di testate straniere malgrado un’ammonizione da parte dell’aggregatore di notizie che sta sfruttando, è un colpo basso e un’offesa alla parte seria della rete. L’ultimatum sta per scadere, il tempo dei provvedimenti si avvicina.

Amarcord. Il 22 giugno del 2008, a Magny Cours si corre per l’ultima volta il Gran Premio di Francia prima dello stop che è durato esattamente dieci anni: con lo scarico destro carbonizzato e monco, Raikkonen cede il passo e la vittoria a Massa. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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