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Montreal e il Gran Premio del Canada: 10 curiosità che non sapevi di non sapere
giovedì 7 giugno 2018 · Appunti di viaggio
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1. Tutto l’acero del mondo, o quasi. Il Canada è il paese dell’acero, lo dicono la bandiera… e i numeri: l’85 per cento dello sciroppo d’acero mondiale viene dal Quebec. Si usa per burro, caramelle, dolci, infusi e prodotti da forno in generale.
2. Meteo Montreal. Si riassume rapidamente la condizione climatica di Montreal: inverno freddo – anche 30 gradi sotto zero – e interminabile; estate a volte calda, ma soprattutto… corta. I ragazzi dicono: “Non so com’è stata l’estate. Quel giorno ero malato“.
3. Imperitura memoria. A Montreal c’è un segmento del muro di Berlino: è alto 3.6 metri, largo 1.2 metri e spesso 15 centimetri, è stato donato dalla Germania nel 1992 in occasione dei 350 anni dalla fondazione della città.
4. Il tetto della città. Mount Royal è un rilievo di origine vulcanica, è alto 233 metri e rappresenta il punto più alto della città: una legge vieta di costruire edifici che lo superino.
5. La febbre dell’alcol. Il whisky che arrivava negli Stati Uniti attraverso il mercato nero nel periodo del proibizionismo tra il 1919 e il 1933 veniva prodotto prevalentemente a Montreal. In un certo senso, il Canada ha salvato gli americani…
6. L’isola che non c’era. L’isola di Notre Dame dove si snoda la pista del Gran Premio del Canada è artificiale, è venuta fuori nell’ansa del San Lorenzo dove la città ha accumulato la terra scavando i tunnel della metropolitana.
7. Non solo motori. Oltre al circuito, tra le attrazioni dell’isola di Notre Dame spicca il casino, fino al 2010 il maggiore al mondo per estensione prima che venisse inaugurato il Gran Lisboa a Macao.
8. Lo scandalo del keno. E nel 1994 al casino di Montreal uno studente, tale Daniel Corriveau, ha azzeccato tre volte di seguito 19 numeri su 20 al keno, sfruttando una falla nel sistema di generazione dei numeri pseudo casuali. Per chi mastica algoritmi: gli è bastato capire che la sequenza all’accensione della macchina elettronica per le estrazioni faceva da seme alle altre. Niente di illecito, tant’è che la vincita complessiva, 600 mila dollari dell’epoca, gli è stata regolarmente pagata dopo gli accertamenti.
9. Tra i due litiganti, nessuno gode. Nel 1987 il Gran Premio è saltato per una disputa di sponsorizzazione tra Molson e Labatt’s, i big della birra canadese.
10. Che fa, concilia? Nell’edizione del 1994, Erik Comas è stato il primo pilota della storia a scontare uno stop-and-go, l’ha preso per eccesso di velocità in pit lane. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.