Soggetti smarriti: l’ex “pilota di Formula 1” che non guarda più le corse

sabato 2 giugno 2018 · Dal paddock
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Lui si chiama Sergey Zlobin, passaporto russo, classe 1970, varie categorie a curriculum, dal rallycross al Gran Turismo, unico risultato di rilievo un titolo in LMP2 nel 2014. In Formula 1 invece non ha fatto mai niente se non provare a tempo perso la Minardi grazie a Oksana Kosachenko – che sarà anche manager di Vitaly Petrov – e grazie al suo sponsor.

Con risultati neanche brillanti. Ma si fa chiamare ex pilota di Formula 1, sebbene il contratto non sia stato nemmeno onorato fino in fondo, perché lo sponsor aveva promesso 9 milioni di dollari e ne aveva messi solo 2.

È noto alle cronache per due ragioni. Primo, perché nel 2003 è stato beccato a fare una corsa clandestina alle 5 di mattina dall’Università di Mosca fino al Cremlino e ritorno; tra parentesi, le ha prese anche là: “Perché rispettavo le regole della strada”.

Secondo, perché nel 2007 è sopravvissuto a un attentato, gli hanno messo una bomba sotto la macchina.

Ogni tanto qualche testata a corto di materiale va a cercarlo e ottiene sempre qualcosa. Di comico. Dall’intervista a Sport Express:

Quest’anno non ho guardato nemmeno una corsa perché queste non sono più corse, è diventato un campionato di budget, con innovazioni strane senza senso.

Quando hanno tolto le ragazze della griglia è stato abbastanza.

Andrò al museo della Ferrari per vedere le macchine vere di una volta. Oggi non esistono macchine ideali, ci sono tre macchine buone, nessuna ideale. E per le piste è lo stesso.

Minardi,