Shanghai e il Gran Premio di Cina, 10 curiosità che non sapevi di non sapere
giovedì 12 aprile 2018 · Appunti di viaggio
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1. Al volo. Shanghai è l’unica città della Cina con due aeroporti internazionali: Pudong a sud-est, il più grande, dove ferma pure il treno a levitazione magnetica, e Hongqiao ad ovest, il più vecchio.
2. Che stai a di’? Si chiama shanghainese, è il dialetto di Shanghai. Incomprensibile per qualunque cinese che non sia nativo della zona. Come il sardo in Italia.
3. Fiori e torri. Il fiore ufficiale di Shanghai è la magnolia bianca. Un simbolo di purezza e vigore a cui s’ispira nel nome e nelle fattezze (?) il White Magnolia Plaza, il grattacielo più alto nel distretto di Hongkou.
4. Le città fantasma. Nel 2001 l’amministrazione di Shanghai ha lanciato un progetto per la costruzione di nove città a tema nella periferia, in modo da sfoltire l’addensamento nel centro. Sono nati così dei borghi che richiamano i maggiori centri europei. Ma le case per la maggior parte sono sfitte.
5. Come Marco Polo. Dopo 24 mila chilometri e 45 giorni tra località pittoresche e scenari impervi, nel 2005 il tour della Ferrari in Cina con due 612 Scaglietti s’è concluso a Shanghai, con l’accensione di rosso dell’Oriental Pearl Tower.
6. Mutatis mutandis. Il percorso di base della pista descrive la forma del primo ideogramma di Shanghai, ma ci sono nove sviluppi alternativi a disposizione.
7. Non solo Shanghai. In Cina c’è anche un altro circuito riconosciuto a livello internazionale, è quello di Zhuhai che il Paese ha fatto costruire nel 1996 pensando di impiegarlo per la Formula 1. E Zhuhai nella primissima bozza del calendario del 1999 c’era pure, prima che le ispezioni della Fia non lo bocciassero.
8. Occhio di falco. Nell’edizione del 2006, al pit stop il meccanico del lollipop dà via libera ad Alonso quando la posteriore destra ancora non è serrata, lui ha gli occhi fissi sullo specchietto e non riparte. Evitando il pasticcio che invece s’è consumato in Bahrain con la Ferrari.
9. Matti e… Ha un regolare biglietto per la tribuna centrale il giovanotto che nella libere nel 2015 attraversa il rettilineo principale e si presenta al box della Ferrari. Qualcun altro il momento di gloria se lo guadagna in modo più subdolo: tra le immagini dei profili di Facebook che Ups fa stampare sulla scocca della Ferrari finisce anche il meme del Dick-Butt, praticamente la stilizzazione di un fallo.
10. L’uomo dei record. Nonostante la frittata all’ingresso dei box nel 2007, Hamilton a Shanghai è top scorer con 167 punti. Nessuno ha fatto più punti di lui su una stessa pista del mondiale. A proposito: il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.