PHOTO CREDIT · Scuderia Ferrari
Il crash test della Ferrari, la direttiva della Fia sulle sospensioni e una frode a Monza
martedì 26 dicembre 2017 · Snack news
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Rossa di Natale. La Ferrari il 22 dicembre ha passato il crash test frontale con il telaio del progetto numero 669. Ordinaria amministrazione. Ma in tempo di feste tutto fa notizia per riempire i blog…
Occhio alla curva. Nel frattempo prima di Natale la Fia attraverso Charlie Whiting ha diramato una nota in cui informa il paddock che dal 2018 la modifica dell’altezza in curva per effetto della sterzata deve mantenersi entro un limite di 5 mm. È una forzatura della vecchia norma che ha bandito gli f-duct: il regolamento vieta “ogni dispositivo che altera l’aerodinamica attraverso i movimenti del pilota”.
Gli indisciplinati. Nella classifica dei piloti più sanzionati del 2017 vince Kvyat: la Fia gli ha dato 7 punti sulla superlicenza, ma c’è stato un momento della stagione in cui l’ex Toro Rosso era a 10, a due punti dalla squalifica, per penalità che s’è portato dietro dalla scorsa stagione.
Formula… cosa? Resta spaccato il mondo dei motori sulle prospettive della Formula E. Da un lato c’è Vettel che ostinatamente reitera le perplessità che ha sempre espresso, dall’altro c’è Richard Branson, il boss di Virgin: “È un campionato fresco e divertente, entro dieci anni sorpasserà la Formula 1”.
Fiamme gialle in Brianza. Dall’inchiesta sulla gestione dell’autodromo di Monza, è partito un filone d’indagine che ha portato alla scoperta di una frode a dimensione nazionale: 85 società, tra le quali Sias, hanno emesso fatture per operazioni inesistenti di consulenza su sponsorizzazioni in Formula 1, rally e categorie minori. I soldi così venivano riciclati a Panama, Isole Marshall e Dubai.
Amarcord. Chapman e Clark s’incontrano per la prima volta il 26 dicembre del 1958 in una gara minore a Brands Hatch: corrono entrambi… e vince Chapman. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in riedizione a prezzo speciale in print-on-demand su ilmiolibro.it.