Una Williams per Robert Kubica nel 2018: ad Abu Dhabi il test della verità
martedì 28 novembre 2017 · Test
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Dalla Polonia s’è mobilitato il suo fan club con una bandiera extra large: “Andiamo a sostenere Robert Kubica nel test più importante”. Perché al di là delle fughe di notizie, niente è ancora scritto e tutto può succedere per il volante che Massa ha liberato domenica.
Sulla formazione del 2018 la Williams scioglie le riserve dopo i test di Abu Dhabi, martedì 28 e mercoledì 29. Altre chance non ne ha, il tempo stringe e la Formula 1 chiude per ferie.
Appunto: “Settimane impegnative in vista”, lo scriveva Rosberg – che s’è fatto carico di gestire le trattative per conto di Kubica – prima di partire per Abu Dhabi.
Kubica due test con la Williams li ha fatti già, uno a Silverstone, un altro a Budapest, la squadra non s’è espressa e vuole il terzo esame. Ovvero: non c’è ragione di bocciarlo, ma qualche dubbio sulla forma fisica ancora sussiste. Del resto, un motivo dev’esserci se Renault l’ha scartato.
Soprattutto, al test di Abu Dhabi è autorizzato l’impiego delle macchine del 2017, quelle che Kubica ancora non ha provato e che richiedono una prestanza fisica tutta diversa rispetto alla generazione precedente. Da un’intervista a Paddy Lowe:
We’re in a process with Robert, which is a matter of evaluating whether his injuries will have an impact on his ability to drive in Formula 1, it’s as simple as that.
Ad ogni modo, la Williams il paracadute ce l’ha. Più d’uno in verità: Paul Di Resta che ha sottoposto al confronto parallelo con Kubica a ottobre, Pascal Wehrlein che la Mercedes vorrebbe infilare in un semi-top team per toglierlo dal limbo della Sauber. Ancora, Sergey Sirotkin che porta soldi ma esperienza zero. Oppure Kvyat, che proprio Lowe metteva nella rosa dei papabili e che alla fine nessuno ha convocato mai.