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Gran Premio di Abu Dhabi 2017 a Yas Island: sintesi, risultati, statistiche e classifiche

domenica 26 novembre 2017 · Roundup
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Fa tenerezza Marc Gene che in telecronaca su SkySport sostiene che Vettel stia risparmiando gomme e benzina, prova a giustificare al popolo italiota l’ultima debacle dell’anno. La verità è che Mercedes pure ad Abu Dhabi fa un solo boccone di Ferrari e resto del mondo. Al di là della fede sportiva, la notizia positiva da Yas Island è che finisce questo mondiale che dopo l’estate ha preso un senso unico.

L’ordine d’arrivo. Vince Bottas su Hamilton e Vettel, a punti Raikkonen, Verstappen, Hulkenberg, Perez, Ocon, Alonso e Massa. Fuori Ricciardo e Sainz.

Divieto di sorpasso. Non c’è azione e non c’è show, Hamilton nel finale raggiunge Bottas ma non passa, nemmeno l’attacca sul serio, più che altro gli dimostra che lui, volendo, la corsa avrebbe pure potuto vincerla sul ritmo. Dietro il podio si confida con Vettel: “Questa pista devono cambiarla”. E dà voce a tutti gli appassionati del mondo.

Una birra a Ricciardo. L’impianto idraulico condanna Ricciardo, l’impressione è che Mister Sorriso ormai sia sacrificato sull’altare di una missione promozionale prima che sportiva da parte del team, costruire la squadra intorno a Verstappen per farne il campione del mondo più giovane. Dice: “Con la Red Bull parlerò durante l’inverno, adesso voglio solo una birra”. Buona birra.

Il sospetto. Renault in rimonta soffia il sesto posto nel mondiale – e diversi milioni di euro – a Toro Rosso che ha un suo motore e nel finale di stagione ha rotto più pezzi dell’Honda. A pensare male si fa peccato, ma questo è uno dei casi in cui uno c’azzecca.

(Re)branding. Si chiude il mondiale, si apre a tutti gli effetti la nuova epoca di Liberty Media. Dopo un anno di transizione, sul podio di Abu Dhabi la nuova proprietà svela il logo che soppianta quello di Ecclestone. L’accoglienza è tiepida, Todt però fa sapere che perlomeno la Fia approva.

Powrot Roberta. Una bandiera extra large per incitare Kubica: l’ha portata un fan club dalla Polonia e l’ha esibita da venerdì per tutto il weekend in tribuna al tornante, un augurio per il test decisivo che Kubica deve affrontare sulla Williams martedì e mercoledì.

Le statistiche. Nonostante sia posizionato accanto al parco tematico della Ferrari, il circuito di Abu Dhabi resta una sede ostica per il cavallino che dal 2009 in nove edizioni non ha mai vinto. Anzi, clamorosamente ci ha perso un mondiale con Alonso. Hamilton nel 2017 è sempre andato a punti, c’era riuscito solo Schumacher nel 2002 che aveva fatto pure meglio, era andato sempre a podio, ma il mondiale aveva 17 gare.

Le classifiche finali. Nel mondiale piloti: Hamilton 363, Vettel 317, Bottas 305, Raikkonen 205, Ricciardo 200, Verstappen 168. Nel mondiale costruttori: Mercedes 668, Ferrari 522, Red Bull 368.

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