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Una Mercedes a Maranello, i motori dopo il 2020, Pirelli prova in Messico e Kvyat avvicina la Williams

mercoledì 1 novembre 2017 · Snack news
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Auf widersehen. Una Mercedes AMG GT verde metallizzato – de gustibus… – che transita davanti all’ingresso storico della fabbrica della Ferrari, lo sguardo di un cavallino nero e un messaggio: “Il valore di una vittoria è nella grandezza degli avversari”. La stella a tre punte celebra in video la doppia affermazione nel mondiale. Nessuno sberleffo, una rispettosa provocazione piuttosto. E un appuntamento al 2018.

Agenda. Cilindrata 1600, 6 cilindri con turbo ibrido, limite di rotazione più alto, senza MHU-H: la Fia ha evidenziato le linee guida dei regolamenti sui motori dal 2021, sostanzialmente come formalizzazione delle risultanze di un incontro che risale alla primavera, in prosecuzione logica della filosofia che la Formula 1 ha sposato nel 2014.

(Dis)accordi. A sentire Ross Brawn, il punto chiave in tema di motori è la convergenza di Federazione, proprietà, squadre e sponsor. Quindi anche Red Bull che invece dice sempre peste e corna dell’ibrido…

Il nuovo re. Con la certezza matematica del titolo di Hamilton finisce ufficialmente il periodo di regno di Rosberg sul trono iridato, il terzo più corto della storia dopo quelli di Surtees e Rindt, 336 giorni soltanto tra la vittoria di Abu Dhabi e la gara di domenica.

La gomma del futuro. Sauber e Force India, rispettivamente con Leclerc e Celis, sono rimaste a Città del Messico per due giorni di test con Pirelli che deve chiudere il programma di prove per deliberare le mescole del 2018.

Il terzo quarto incomodo. Kubica, né Di Resta: c’è una svolta nelle trattative alla Williams per il 2018, in lizza per un posto da titolare entra Kvyat: scaricato da Toro Rosso per Gasly, dopo Austin non ha vincoli nemmeno promozionali con Red Bull. Può essere l’usato garantito, Kubicacome intuiva Renault – comporta rischi sul piano fisico, Di Resta è arrugginito. A meno che la squadra non si faccia convincere a tenere Massa.

Amarcord. La tensione taglia le gambe a Schumacher che sciupa la pole, lascia spegnere il motore della Ferrari alla partenza di Suzuka il 1° novembre del 1998, mentre Hakkinen fila in pace verso la vittoria e si laurea campione. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.

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