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Gran Premio del Messico 2017 a Città del Messico: sintesi, risultati, statistiche e classifiche

martedì 31 ottobre 2017 · Roundup
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Tutta la corsa al comando, senza mai il bisogno di forzare i ritmi, praticamente Verstappen corre senza avversari. Perché Vettel malgrado avesse il passo per la vittoria sciupa un’altra pole, non fa il disastro di Singapore ma lo sfiora, rompe le bandelle dell’ala, pizzica la gomma di Hamilton e distrugge la gara pure a lui. Che alla radio s’informa: “Dite che l’ha fatto apposta?”

L’ordine d’arrivo. Vince Verstappen davanti a Bottas e Raikkonen, a punti Vettel, Ocon, Stroll, Perez, Magnussen, Hamilton e Alonso. Fuori Ricciardo, Hulkenberg, Hartley, Ericsson e Sainz.

Hammer (?) time. Doppiato, ma iridato: Hamilton vince il quarto mondiale nel giorno in cui fa la gara peggiore, la più anonima della stagione. Per colpe non sue, comunque. Le prime parole sono per il pubblico: “I migliori tifosi del mondo sono i messicani”. Ma l’ha detto pure agli americani, agli australiani, ai cinesi…

Irriducibili. Dalla prima staccata, a ruota a ruota, fino alla curva 6: è la battaglia più bella e più corretta del Gran Premio, la regalano Hamilton e Alonso. E purtroppo vale solo il nono posto.

Noir. È nera la trasferta messicana per Renault che sta anticipando il debutto di una serie di elementi in vista del 2018: nella lista dei ritirati, 4 su 5 hanno il motore della Regie. E pure Verstappen ha corso col cuore in gola.

La parola a chiunque. C’è un pilota che ha perso un’occasione per stare zitto, questo pilota nel briefing a Suzuka aveva chiesto alla Fia di mettere un freno all’abitudine di Hamilton di slacciarsi le cinture per festeggiare, questo pilota che tiene a cuore la sicurezza ha contestato l’adozione dell’halo, questo pilota si chiama Romain Grosjean.

X-files. La tesi di Carlo Vanzini su SkySport è che Red Bull abbia fatto il salto di qualità dopo la Malesia, cioè da quando Budkowski ha lasciato la Fia. Come se alla Fia adesso fossero rimasti quattro imbecilli che si fanno infinocchiare mentre a Budkowski non gliela facevi. Paranoico e fazioso, quasi quanto il suo alter ego alla Rai.

Le statistiche. Raikkonen conquista il podio numero 90, Bottas il numero 20. Il Messico aveva assegnato già tre volte il mondiale piloti, nel 1964 a Surtees, nel 1967 a Hulme, nel 1968 a Hill. È la quindicesima volta nella storia che il campionato si decide in anticipo di due gare.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Hamilton 333, Vettel 277, Bottas 262, Ricciardo 192, Raikkonen 178. Nel mondiale costruttori: Mercedes 595, Ferrari 455, Red Bull 340. Si corre il 12 novembre a Interlagos.

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