PHOTO CREDIT · Renault Sport Formula One Team
Mission mondial: Renault sposta le risorse sulla Formula 1, la Regie sta tornando
venerdì 27 ottobre 2017 · Dal paddock
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La notizia è di mercoledì, arriva dal Motor Show di Tokyo, Nissan subentra a Renault in Formula E per effetto di una riorganizzazione degli obiettivi, un avvicendamento tra marchi dello stesso gruppo: Renault detiene il 43% di Nissan che a sua volta prende il 15% dei proventi di Renault. Un po’ un casino da spiegare ai profani, ma tant’è.
Nissan in sostanza fa una mossa commerciale obbligata, nel mondo rappresenta una delle case maggiormente impegnate sull’elettrico, diventa di fatto il primo costruttore nipponico a varcare la soglia della Formula E. Dicono al vertice:
Nissan’s DNA is rich in innovation in electric mobility, not to mention a long history of success in motorsports. It makes sense that we bring these two core elements together by competing in Formula E.
L’uscita di Renault dall’elettrico invece apre una riflessione doppia. La prima, conferma che la Formula E non è una bagattella, se vuoi farla seriamente devi investire, è un campionato a tutti gli effetti anziché un’esibizione a tempo perso come a qualcuno – gli assenti – fa comodo raccontare.
La seconda implicazione riguarda la Formula 1, rappresenta l’ennesimo indizio del fatto che Renault è agguerrita, il titolo lo vuole davvero, energie e risorse non può disperderne. Quello che s’è aperto nel 2016 è il terzo capitolo della Regie nella massima serie, il primo s’è consumato tra anni Settanta e anni Ottanta con trovate tecniche geniali, il secondo all’inizio del nuovo millennio ha portato due titoli con Fernando Alonso in macchina e Flavio Briatore alla direzione.
Strutture, organizzazione, personale, oggi è tutto nuovo. E la progressione è travolgente: dalla Fia l’anno prossimo – non senza polemiche – arriva Marcin Budkowski; ad Austin sulla macchina già c’erano le specifiche del motore nuovo, in anticipo rispetto a chiunque. Soprattutto, alla guida doveva arrivare Robert Kubica, a conferma che la squadra ha sondato un nome d’esperienza per un obiettivo importante.