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Gran Premio del Giappone 2017 a Suzuka: sintesi, risultati, statistiche e classifiche

lunedì 9 ottobre 2017 · Roundup
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Il migliore Hamilton nel momento peggiore della Ferrari: è stregata la trasferta asiatica del cavallino rampante, Vettel in tre gare fa solo 10 punti, tra incidenti e guasti perde la vetta del mondiale e sprofonda a -59 dalla vetta. Nella corsa del riscatto obbligato, a Suzuka sulla rossa fa cilecca una candela d’accensione, si materializza un’altra beffa, un altro disastro, un altro maxi processo nel box che non conquista un mondiale da dieci anni.

L’ordine d’arrivo. Vince Hamilton su Verstappen e Ricciardo, a punti Bottas, Raikkonen, Ocon, Perez, Magnussen, Grosjean e Massa. Fuori Sainz, Vettel, Ericsson, Hulkenberg e Stroll.

Lo scudiero perfetto. Nel primo stint la Mercedes impiega Bottas per fare azione di disturbo su Verstappen. Discutibile, ma a posteriori è una mossa importante perché Hamilton nel finale accusa vibrazioni alle gomme, sul traguardo conserva solo un secondo di margine. Una vittoria di squadra, in effetti.

Sviluppi, inviluppi. Debuttava sulla SF70H una piccola modifica della sospensione anteriore, come evoluzione della soluzione che la Ferrari aveva portato a Spa dopo i test a Budapest. Raikkonen già venerdì era tornato alla versione precedente, sabato pure Vettel aveva un’altra volta il modello vecchio. Non solo di meccanica ha sofferto la Ferrari.

Cartellino giallo. E Vettel prima del via nel parapiglia dei controlli alle candele s’è presentato in ritardo alla cerimonia dell’inno nazionale. Prendendosi un’ammonizione.

Arieccolo. Trombato in favore di Gasly, da Austin torna Kvyat sulla Toro Rosso. Ma solamente perché la Renault per esasperazione ha voluto anticipare la rottura con Palmer e il matrimonio con Sainz, per cui a Faenza s’è liberato un posto. Sempre in tema di mercato e Renault, a Suzuka è diventato ufficiale l’approdo – discusso e controverso – di Budkowski alla Renault.

Velenoso. Vandoorne ha spiegato ai giornalisti le differenze tra Formula 1 e Super Formula a Suzuka: “Sui rettilinei non cambia molto”. La battuta non l’hanno afferrata tutti.

La spiegazione. Appunto, per chi non avesse afferrato il punto precedente, evidentemente con un motore dell’Honda una McLaren da Formula 1 non è così diversa da una Super Formula… o da una Ferrari senza una candela.

Le statistiche. Hamilton non era mai partito in pole a Suzuka; in Giappone però era stato in pole al Fuji nel 2007. La sua è la vittoria numero 160 per un motore Mercedes.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Hamilton 306, Vettel 247 (-59), Bottas 234 (-72). Nel mondiale costruttori: Mercedes 540, Ferrari 395 (-145), Red Bull 303 (-237). Si corre il 22 ottobre ad Austin.

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