Un video da Sky per assolvere Stroll… e condannare Vettel. Ma per la Fia il caso è chiuso
sabato 7 ottobre 2017 · Media
tempo di lettura: 2 minuti
Se non con mezzi illeciti o eventualmente attraverso canali non ufficiali, è un video che per l’Italia è inaccessibile perché fa parte dei contenuti extra che Sky diffonde in esclusiva per il Regno Unito. L’hanno discusso Herbert e Davidson nella notte tra giovedì e venerdì mentre a Suzuka si preparavano le prove libere, mostra l’episodio dell’incidente di Sepang tra Stroll e Vettel da una prospettiva che ancora non s’era vista: il camera car della Williams.
L’elemento interessante è che Stroll mantiene una velocità costante di percorrenza nella curva 5, sterza decisamente verso l’interno non appena l’affianca Vettel. Che stringe la traiettoria come se fosse da solo.
La Fia aveva distribuito le colpe a metà, il video invece in qualche modo sposta l’ago della responsabilità dalla parte di Vettel. E chiaramente la stampa di matrice britannica cavalca la polemica. Per dare un’idea, da un canale di notizie australiano:
Vettel’s desire to throw a competitor under the bus has been exposed as a blatant lie to save his own skin.
Secondo Sky si tratta di una prova di cui i commissari ancora non disponevano a Sepang. Il che è anche possibile perché la Fia non monitora tutti gli on board, per cui certe registrazioni devono essere scaricate direttamente dalle telecamere quando la macchina torna ai box.
Ad ogni modo, tecnicamente il tempo per recuperarle ci stava tutto. Volendo. Di qui la sensazione che la Fia abbia liquidato in fretta una pratica scomoda. Fatto sta che Sky per l’intromissione evidentemente si prende una tirata d’orecchie da Parigi, venerdì mattina scrive:
Sky Sports F1 understands that the sport’s governing body are satisfied that the Malaysia GP race stewards had sufficient data and footage, some of which was unavailable to broadcasters, to make a binding judgement and that re-opening the case is unnecessary.
Insomma per Place de la Concorde il caso è chiuso. E la Ferrari tira un sospiro di sollievo, il secondo dopo il test della scatola del cambio, che non dà anomalie e di fatto scongiura sostituzione e possibili penalità.