Aston Martin in Formula 1, sposa la Red Bull: title sponsor nel 2018, motorista (forse) dal 2021
lunedì 25 settembre 2017 · Mercato
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In Formula 1 non ha mai raccolto in proporzione al prestigio del marchio, sono solamente sei le partecipazioni ufficiali, tra il 1959 e il 1960. La prima monoposto comunque non è male: la DBR4 nei test privati nel 1958 fa i tempi della Vanwall, la squadra però se la tiene troppo tempo in casa e quando la caccia dal garage ormai è obsoleta.
Aston Martin adesso mette un’altra volta il naso nella massima serie e comincia per gradi: title sponsor della Red Bull dal 2018, con la prospettiva di una collocazione da motorista dal 2021, l’anno a cui fa riferimento l’agenda della Fia per la ridefinizione della tecnologia dei motori:
The power unit discussions are of interest to us, but only if the circumstances are right.
We are not about to enter an engine war with no restrictions in cost or dynamometer hours but we believe that if the FIA can create the right environment we would be interested in getting involved.
Intanto il matrimonio con Red Bull rappresenta l’evoluzione logica e naturale di un sodalizio tecnico e commerciale che ha partorito la Valkyrie, la coupé ad alimentazione ibrida da 1130 cavalli, iperleggera con monoscocca in fibra di carbonio:
Having conceived and created the remarkably successful Aston Martin Valkyrie together in 2016, we extended our relationship this year and are now delighted to further strengthen the partnership.
Di un coinvolgimento più attivo di Aston Martin nella direzione della Formula 1 con il colosso dell’energy drink s’era iniziato a parlare nel 2015, alla fine la trattativa da Red Bull s’era spostata su Force India e l’affare era saltato.