PHOTO CREDIT · Mercedes AMG F1
Olio nella benzina, regole e veleni: la Formula 1 verso Monza nella bufera della controversia sui motori
mercoledì 30 agosto 2017 · Regolamenti
tempo di lettura: 2 minuti
Entra in vigore a Monza la nuova normativa sull’olio nel carburante, insieme con la benzina si possono bruciare massimo 0.9 litri di olio ogni 100 chilometri. È una questione tecnica che si trascina dai test invernali, la Fia ha progressivamente stretto la vite sul limite di tolleranza, era 1.2 in Belgio, è destinato a scendere ancora a 0.6 l’anno venturo.
Si tratta di una misura per arginare un gioco sporco, l’impiego strategico dell’olio come additivo nel carburante in modo da aumentare la potenza, magari in qualifica, sfruttando quella tolleranza che invece è pensata per l’olio che trafila.
Alle restrizioni, la Fia è arrivata per gradi. Prima la direttiva di Baku: il dazio all’epoca lo paga la Ferrari, di riflesso Lorenzo Sassi che ci rimette la testa. Poi a luglio prima delle ferie Place de la Concorde dirama i nuovi vincoli per Monza, con un mese di anticipo in modo che le squadre possano adeguarsi.
In Belgio, lo strappo: Mercedes anticipa il debutto del quarto motore, la Ferrari ci intravede una furbata perché di fatto la regola della Fia non è retroattiva, prescrive il limite a 0.9 per le nuove unità da Monza in poi, mentre quelle che hanno già esordito sono soggette al vecchio requisito. Sic et simpliciter, è nero su bianco nella nota che la Federazione ha girato alla stampa:
If an engine (ICE element) is introduced at or after the Monza race weekend, its oil consumption needs to be below 0.9L/100km whenever it is used. If an engine (ICE element) has been introduced at or before the Spa race weekend, its oil consumption needs to be below 1.2L/100km whenever it is used.
Insomma Mercedes ha un bonus da qui alla fine del mondiale, Ferrari e gli altri pareggiano finché riciclano i vecchi motori, altrimenti per loro vale la soglia più restrittiva.
Maranello pubblicamente non s’esprime, la voce è che Stoccarda con la mossa di Spa abbia rotto un patto tra gentlement, quello che impegnava i motoristi a rinviare l’introduzione dell’ultimo step direttamente a Monza – o dopo Monza – senza cercare scappatoie in fatto di consumo dell’olio. È in questo clima che il mondiale entra nella fase più calda. E velenosa.