Gran Premio di Azerbaigian 2017 a Baku: sintesi, risultati, statistiche e classifiche
lunedì 26 giugno 2017 · Roundup
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E dire che Bottas l’aveva previsto: “La gara sarà un casino assurdo”. Esattamente: gli incidenti, la sportellata di Vettel a Hamilton, la safety car, la bandiera rossa, le rimonte. Perfino un brandello di duello a tre con Alonso, Vettel e Hamilton. In quel momento vale solo la sesta posizione. Purtroppo.
L’ordine d’arrivo. Vince Ricciardo su Bottas e Stroll, a punti Vettel, Hamilton, Ocon, Magnussen, Sainz, Alonso e Wehrlein. Fuori Palmer, Kvyat, Verstappen, Hulkenberg, Massa e Perez.
Mister Sorriso. La vittoria la conquista alla ripartenza dopo la safety car, passa in un colpo solo Massa, Stroll e Alonso sul dritto. Poi la sorte gli sgombra il campo da Hamilton e Vettel. Solo un intoppo, un pit stop imprevisto per rimuovere un detrito nei freni. Per tutto il resto, a Baku è il giorno di Ricciardo.
Secondo a chi? Al primo giro si scompone sul cordolo e prende Raikkonen. Lauda con onestà non cerca scuse, gli dà tutta la responsabilità. Alla fine Bottas da ultimo risale la china, beffa Stroll al fotofinish. Due giri in più e prendeva pure la Red Bull. A dimostrazione che la Mercedes se serve ha una ruota di scorta validissima.
From zero to hero. Maturo e veloce, dopo incidenti e ritiri, Stroll acciuffa un terzo posto che vale una vittoria. È lui l’uomo del giorno nel sondaggio social della Formula 1. Soprattutto perché ha lo stomaco di fare uno shoey con la scarpa di Ricciardo…
Incompiuto. Fa una pole da record, prende il largo al via, esce indenne dal tamponamento e dalla botta dissennata che gli assesta Vettel sotto safety car. Hamilton può fare il colpaccio a Baku, lo manca per quegli imprevisti che fanno della Formula 1 uno sport a dimensione umana: il poggiatesta si stacca, lui a 320 all’ora con una mano tiene il volante e con l’altra regge la macchina che si sta smontando. Alla fine deve entrare ai box, là di fatto lascia la vittoria.
La sicurezza prima di tutto. Non è trascorsa neanche metà gara quando Whiting dà la bandiera rossa perché in pista ci sono troppi detriti. È una decisione sensata. Lo dimostra l’episodio di Raikkonen che alla ripartenza fa a brandelli un pneumatico su un rottame di carbonio dopo un incidente irragionevole tra le Force India.
Le penalità. A Vettel 10 secondi di stop-and-go per “guida pericolosa” nel contrasto con Hamilton. A Raikkonen e Perez un drive-through in cui in effetti loro sono incolpevoli: in regime di bandiera rossa il regolamento prescrive che si può intervenire sulle macchine lavorando nella corsia dei box, i meccanici invece fanno delle operazioni nel garage.
Le statistiche. Quella di Baku è la quinta vittoria in carriera per Ricciardo. Nella classifica dei più giovani a podio, Stroll è secondo solo a Verstappen. E solo per 12 giorni.
Le classifiche. Nel mondiale piloti: Vettel 153, Hamilton 139 (-14), Bottas 111 (-42), Ricciardo 92 (-61), Raikkonen 73 (-80). Nel mondiale costruttori: Mercedes 250, Ferrari 226 (-24), Red Bull 137 (-113). Si corre a Spielberg il 9 luglio.