Le qualifiche a Baku, le penalità della McLaren, il ritorno di Briatore, le calze con le ciabatte
sabato 24 giugno 2017 · Snack news
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Hamilton intravedeva “una lotta a sei macchine”. Con un timore: “Potrebbe mettersi di mezzo pure la Force India”. Invece nella qualifica di Baku lascia la Ferrari a un secondo di distacco in seconda fila. Vettel promette: “Per la gara siamo messi meglio”. Ma Red Bull è una minaccia.
Gli ultimi saranno ultimi. Per sostituzioni varie di pezzi sul motore, in griglia Alonso deve arretrare di 40 posizioni, Vandoorne di 30. Non è record: nel 2015 a Spa la McLaren è arrivata a 105. Di fatto, per uno schieramento a 20 macchine cambia poco: prima le retrocessioni che non si potevano scontare per intero si convertivano in drive-through oppure stop-and-go, poi le squadre hanno ritenuto che la procedura fosse troppo complessa.
Quel santo uomo. Giurano di averlo visto dovunque: Briatore a Baku è come un santone. Intanto la ragione della visita: in Azerbaigian ha interessi mondani e finanziari, la sede l’ha suggerita lui a Ecclestone. Già che c’è fa un po’ di pubbliche relazioni, può darsi che Alonso abbia bisogno di un’altra squadra…
Last minute. Accogliendo la richiesta di Perez e Kvyat, la Fia dopo le libere ha limato il cordolo interno alla curva 8. Kvyat twitta: “Diamo credito a Charlie (Whiting) per questo eccellente lavoro”. Ruffiano, deve farsi perdonare la sfuriata – legittima – di Montreal per la doppia penalità.
Apprendistato lungo. Di ritorno da Montreal, Stroll il 14 giugno ha deviato su Austin per un test a porte chiuse con la Williams del 2014, un extra nel percorso di formazione che si sta finanziando dall’anno scorso.
Fashion. Sempre sul pezzo, Hamilton a Baku sposa quella tendenza orribile e discutibile di derivazione americana: calzini con le ciabatte. Sul tema, c’è un disco tamarro di Vacca. Non a caso, dice: “Tu non parlare di classe ad un fottuto fuoriclasse”.
Amarcord. Il 24 giugno del 2012 Alonso guida il campionato al giro di boa, trionfa a Valencia partendo undicesimo; rimonta alla grande pure Schumacher, da dodicesimo a terzo, conquista l’unico podio della seconda carriera. Il diario dei Gran Premi di F1WEB.it è disponibile in print-on-demand su ilmiolibro.it.