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La nebbia a Shanghai, il sondaggio di motorsport.com, l’anniversario della morte di Jim Clark

venerdì 7 aprile 2017 · Snack news
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Formula nebbia. Poca azione in pista, la regia internazionale se la spassa a inquadrare le tribune. E scova personaggi improbabili per i quali spende pure una didascalia… tipo Darth Vader, il Signore dei Sith. Motivo dello stallo, ovviamente il maltempo. O meglio, la nebbia: in caso d’incidente, se fosse stato necessario trasportare qualcuno con l’elicottero, l’atterraggio in ospedale sarebbe stato negato. Da qui la decisione di sospendere la prima sessione e cancellare la seconda. Ma poi la Porsche Supercup è scesa in pista lo stesso…

Il giallo della Sauber. Fa discutere il caso dell’assenza di Wehrlein dopo l’infortunio a Miami. Perez coi giornalisti riassume benissimo un pensiero comune: “Non lascerei che qualcun altro corra al mio posto. Dopo il mio incidente a Montecarlo nel 2011 ho patito quattro o cinque gare prima di recuperare. Ma un pilota cerca di tornare in macchina prima possibile. Spero che sotto non ci sia qualcosa di più serio”.

Dimmi chi sei. Motorsport.com sta propinando l’ennesimo sondaggio per delineare le aspettative dei tifosi. Alla prima schermata già bisogna dare l’indirizzo email. Così il sistema porta subito a casa il risultato, la vera ragione che muove tutte le iniziative del genere.

Dovunque, ma anche no. Dall’intervista di Ecclestone con l’Independent viene fuori che l’anno scorso la Formula 1 ha respinto la proposta di un Gran Premio in Vietnam: “Avremmo potuto firmare in agosto – dice Bernie – e invece non ho chiuso l’accordo perché in quella parte del mondo abbiamo già abbastanza gare”.

Bye bye Sepang. In quella parte del mondo però non si correrà più la gara della Malesia: a ottobre già l’avevano anticipato i boss del circuito, ora è ufficiale, quest’anno a Kuala Lumpur si corre per l’ultima volta.

Amarcord. Per l’afflosciamento di un pneumatico, il 7 aprile del 1968 trova la morte Jim Clark in mezzo agli alberi della foresta di Hockenheim mentre disputa la prima batteria di una gara anonima di Formula 2. Dall’altra parte del globo, su invito della radio di Los Angeles si accendono in pieno giorno i fari delle auto sull’autostrada metropolitana, in memoria del campione che ha fatto impazzire l’America alla 500 Miglia.

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