Un piano per trafugare la salma di Enzo Ferrari, l’invasione di Melbourne, il nuovo motore Renault

giovedì 30 marzo 2017 · Snack news
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Burke & Hare all’italiana. C’era un piano per trafugare la salma di Enzo Ferrari dal cimitero di San Cataldo a Modena a scopo di estorsione. I carabinieri hanno arrestato 34 persone che si muovevano tra Sardegna, Emilia, Lombardia, Veneto e Toscana per traffico di armi e droga. Uno di loro, pregiudicato, aveva già fatto un sopralluogo alla tomba del Drake per studiarla.

Incontenibili. La Fia invece sta indagando sull’invasione di pista al Gran Premio d’Australia: alla curva 15 i cancelli erano aperti prima che finisse il giro di rientro, le macchine stavano ancora completando il giro di rientro in pit lane.

Motore e non solo. È ammesso quest’anno lo sviluppo dei motori senza vincoli sui gettoni. Ma arriverà solo in Canada lo step più importante della Renault per la Red Bull. Quello che la casa francese ha in programma per il Gran Premio di Spagna (a Barcellona, 14 maggio) è un aggiornamento minimo. Comunque Helmut Marko ammette che le ragioni del distacco si nascondono anche nel telaio…

V come Vettel. Anche nella visione multidimensionale della Fia la vittoria di Vettel a Melbourne ha un valore inestimabile: “Perché la Mercedes – dice Jean Todt – ha finalmente trovato un avversario per il campionato”. Quanto a Seb: “Ricorda Schumacher, riesce a trascinare tutto il team”.

Amarcord. Il 30 marzo del 1980 a Long Beach c’era l’incidente di Regazzoni. In fondo allo Shoreline Drive l’Ensign non risponde ai freni, rovina nella via di fuga, prima sulla Brabham di Zunino e poi contro un muro. Regazzoni resta paralizzato alle gambe, anni dopo svelerà un retroscena: “Degli amici americani mi convinsero a fare causa al circuito. Chiesi a qualche pilota di firmare il documento. Mi dissero che non dovevo cercare altri guai”.

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