Sospensioni intelligenti, olio nella benzina e ali flessibili: tutte le ispezioni della Fia a Melbourne
lunedì 27 marzo 2017 · Regolamenti
tempo di lettura: 2 minuti
C’era il rischio che il mondiale iniziasse nelle proteste e il primo Gran Premio dell’anno annegasse sotto le carte bollate della Federazione. Fila tutto liscio invece a Melbourne dal punto di vista legale perché una volta tanto con buonsenso e dovute precauzioni tutte le questioni cruciali Whiting le ha pesate e discusse in anticipo.
Il prologo è quella letterina di Natale della Ferrari che chiedeva istruzioni sulla legalità di un sistema complesso di sospensioni che riuscisse a intervenire sull’altezza da terra. Il riferimento alla Mercedes l’hanno intravisto tutti, per via di una voce che era uscita sulla stampa tedesca già nel 2016 e tirava in ballo il terzo elemento sotto il vanity panel.
Ma evidentemente nelle mire della Ferrari c’era pure la Red Bull. Tant’è che alla fine sia Mercedes che Red Bull sono arrivate a Melbourne con uno schema di sospensioni diverso da quello che Whiting e Bauer avevano trovato ai test di Barcellona.
Tutti in regola quindi. Ma non era l’unico tema caldo in vista dell’Australia. Perché una letterina alla Federazione l’aveva scritta anche la Mercedes. Argomento: motori. Il sospetto era che qualcuno – non esplicitamente dichiarato, quasi certamente la Renault – all’occorrenza, magari in qualifica, bruciasse insieme con la benzina una percentuale di olio per la lubrificazione in modo da aumentare la potenza.
Whiting giovedì dopo le verifiche tecniche confermava che i circuiti di alimentazione della benzina fossero tutti a norma. E pure qui c’entra una nota che la Fia in via precauzionale ha diramato mentre le squadre giravano a Barcellona. Altrimenti la questione si poteva trascinare fino all’Australia. Pericolosamente.
Il tema che resta aperto invece è quello delle ali a T sulla pinna di squalo. L’Haas dopo le prove libere ha dovuto rimuovere la sua perché fletteva troppo, l’ha rimessa in qualifica migliorando i sostegni. La Fia nel merito della questione non ha una linea, perché nessuno ha mai protestato, neanche per via informale. E in effetti l’intervento sull’Haas è riconducibile a ragioni di sicurezza più che tecniche.
Ad ogni modo Whiting a Melbourne anticipava che questa delle ali a T è una materia su cui la Fia potrebbe legiferare in vista del 2018. Per un discorso di estetica più che altro: “Io non ho niente contro. Ma la reazione della gente è stata inaspettata”.