Gran Premio d’Australia 2017 a Melbourne: sintesi, risultati, statistiche e classifiche

domenica 26 marzo 2017 · Roundup
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Il tricolore sulla prima uscita ufficiale delle macchine extra large, è rossa l’alba della nuova era: “È per noi”, dice Vettel alla radio. È la Ferrari che demolisce la Mercedes, il ritmo lo fa Vettel, si prende quella vittoria che nel 2016 è sempre sfuggita e mancava da Singapore 2015.

L’ordine d’arrivo. Vince Vettel su Hamilton e Bottas. A punti Raikkonen, Verstappen, Massa, Perez, Sainz, Kvyat e Ocon. Fuori Grosjean, Palmer, Ericsson, Ricciardo, Stroll, Magnussen e Alonso.

Il momento chiave. Al giro 24, Vettel esce in testa dopo il pit stop, va a segno la strategia della Ferrari che prolunga il primo stint rispetto alla Mercedes e gioca sull’overcut. A quel punto Hamilton ha una sola chance: attaccare in pista. Invece Seb tiene giù il piede e prende altro margine.

Quella partenza non s’ha da fare. Sia Kvyat che Perez hanno pasticciato nella procedura di schieramento, per cui Whiting non avendo informazioni sulla natura delle bandiere gialle e sull’entità delle difficoltà ha scelto di ripetere il giro di formazione. Poi alla fine sono partiti entrambi senza problemi. E senza penalità, perché nessuno era direttamente e unicamente responsabile.

Il primo bonus. È uscita alle 16:36 di sabato, tra le ultime libere e le qualifiche, la nota della Fia in merito alla sostituzione di elettronica e batterie sulla macchina di Raikkonen. La Ferrari s’è giocata già il primo dei quattro cambi che concede il regolamento per tutto il campionato.

Le vie del Signore sono infinite. Era rimasto col cerino spento mentre si accasava chiunque. Poi a sorpresa la carriera di Giovinazzi ha subito un’accelerazione: terza guida alla Ferrari, i test di Barcellona al posto di Wehrlein che s’è infortunato a Miami, quindi il debutto ufficiale quando Wehrlein dopo le libere è tornato a patire i postumi dell’incidente. Con Giovinazzi l’Italia riporta un pilota in Formula 1 a cinque anni dalla cacciata di Trulli.

Le statistiche. Ocon marca i primi punti della carriera. Dal 2010 la pole a Melbourne l’hanno presa solo Hamilton o Vettel. Sono passati 1625 giorni dall’ultima volta in cui un pilota della Ferrari è stato al comando del mondiale, era la vigilia del Gran Premio di Corea del 2012, domenica Alonso avrebbe perso la leadership a vantaggio di Vettel.

Liberty come libertà. Nell’ottica di un’apertura intelligente verso il pubblico, Liberty Media ha esteso anche ai weekend di gara la possibilità che già aveva concesso alle squadre durante i test di Barcellona: mettere in rete una serie di filmati, autoprodotti. Il nuovo corso della Formula 1 cerca la via dei social network.

Le classifiche. Nel mondiale piloti: Vettel 25, Hamilton 18, Bottas 15, Raikkonen 12, Verstappen 10. Nel mondiale costruttori: Ferrari 37, Mercedes 33, Red Bull 10. Si corre il 9 aprile in Cina.

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