Tutti in ritardo con le macchine del 2017: “La riforma più importante da vent’anni”
mercoledì 28 dicembre 2016 · Tecnica
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Si lavora a ritmo serrato sui progetti del 2017, la Formula 1 viaggia verso una riforma epocale, “la più grande che ho vissuto – dice James Key della Toro Rosso – in quasi vent’anni di Formula 1”.
Troppe le novità, soprattutto a livello aerodinamico. Più del 2009 quando sono arrivati il kers, le gomme slick e le ali a incidenza minore. Più del 2014 quando è arrivato l’ibrido. Lo ribadisce Pat Symonds che a fine mese lascia la Williams, ma finora ha impostato lui la direzione di sviluppo per il 2017:
If you go back to 2009, a huge change, but we were talking about it for ages and there were drafts of the rules being pushed around and we were running wind tunnels 24/7. Toyota were running two wind tunnels 24/7. Plenty of time to investigate it.
The next reasonably large change we had was for 2014, where we had a number of aerodynamic changes plus a lot of new cooling stuff to do and things like that. By that time, we still had a fair amount of time to do it, but we were running at 80 runs a week at that stage.
Oggi in tempo di austerity le ore in galleria del vento sono contingentate. Perciò la preparazione è indietro. Per tutti, non solamente per la Williams, dal momento che soltanto a maggio Pirelli ha deliberato forma e dimensioni esatte dei pneumatici:
Of course we were doing CFD before that and to be honest, we were doing a little bit of tunnel testing using rear tyres on the front and trying to get some idea of what the basic flow regime was.
Teoricamente la possibilità di un rimescolamento dei valori c’è. Com’è stato nel 2009, del resto, quando la Brawn a sorpresa ha sbaragliato la concorrenza e s’è portata a casa i titoli. Ma Red Bull forse è avvantaggiata perché questa riforma l’ha suggerita e strutturata ad hoc. I test di febbraio si preannunciano vitali.