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Gran Premio del Brasile 2016 a Interlagos: sintesi, risultati e classifiche

domenica 13 novembre 2016 · Roundup
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Una classica di Interlagos: pioggia, incidenti e azione, con quattro safety car e due bandiere rosse. In controllo assoluto, se l’aggiudica Hamilton mentre Rosberg amministra, schiva un proiettile che poteva essere micidiale, salva il secondo posto e probabilmente il mondiale. Raikkonen invece sfiora la tragedia, si gira sul rettilineo e rischia lo scontro frontale.

L’ordine d’arrivo. Vince Hamilton su Rosberg e Verstappen, a punti Perez, Vettel, Sainz, Hulkenberg, Ricciardo, Nasr e Alonso. Fuori Ericsson, Raikkonen, Palmer, Massa e Gutierrez. Non parte Grosjean.

Il momento chiave. Al giro 44 la Red Bull mette le intermedie a Verstappen che in quel momento è secondo. È la mossa che gli toglie l’opportunità di andare a prendere Hamilton perché dopo 11 giri il team deve tornare alle extreme wet perché il tempo peggiora.

Il migliore. Max Verstappen, al primo passaggio a piena velocità dopo la safety car si mangia Raikkonen in un boccone alla staccata della esse di Senna, neanche corresse sull’asciutto. Poi anche Rosberg. E nella rimonta dell’ultimo stint uno dopo l’altro infila Bottas, Ricciardo, Kvyat, Ocon, Hulkenberg, Nasr, Vettel, Sainz e Perez. Inventando traiettorie nuove: “Perché non vedevo”. Papà Jos a Interlagos con due gocce d’acqua nel 2001 aveva mancato il punto di frenata alla Descida do Lago distruggendo retrotreno e gara a Montoya.

Il peggiore. Romain Grosjean che non parte nemmeno. Si schianta prima di tutti, addirittura nel giro di ricognizione mentre va in griglia. Sarebbe partito settimo, brucia la qualifica migliore nella storia dell’Haas.

Le penalità. Cinque secondi a Ricciardo per aver imboccato la corsia dei box con pit lane chiusa, a Massa per aver passato Gutierrez prima della linea della safety car.

Il piacere di saperlo. Il Brasile è per estensione il quinto paese al mondo, con una superficie di oltre 8 milioni di chilometri quadrati. E il territorio si estende su quattro fusi orari.

Numeri e statistiche. Hamilton fissa la pole numero 60 della carriera, non era mai partito in testa in Brasile. E non aveva mai neanche vinto. La Mercedes sigla la cinquantesima vittoria nell’epoca della Formula 1 ibrida. Verstappen è il più giovane col giro veloce, batte Rosberg di un anno e mezzo.

Nel mondiale piloti: Rosberg 367, Hamilton 355 (-12), Ricciardo 246 (-121), Vettel 197 (-170), Verstappen 192 (-175), Raikkonen 178 (-189). Nel mondiale costruttori: Mercedes 722, Red Bull 446 (-276), Ferrari 375 (-347), Force India 163 (-559), Williams 136 (-586).

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