Che sappiamo di Lance Stroll

giovedì 3 novembre 2016 · Mercato
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La logica avrebbe imposto un pilota d’esperienza, perché Massa non lo mandi a casa se non puoi permetterti un altro veterano per sviluppare la macchina considerato che Bottas tutta quest’esperienza non ce l’ha. La Williams invece va su Lance Stroll, fresco anzi freschissimo maggiorenne, che 18 anni li ha fatti il 29 ottobre.

Gli sponsor per l’annuncio formale aspettavano la maggiore età per una questione di etica e costume. Del resto, non è decoroso un minorenne che indirettamente fa il testimonial a Martini.

Di Stroll sappiamo che: ha un papà ricchissimo che s’è fatto una fortuna investendo nell’alta moda, Pierre Cardin, Ralph Lauren, Tommy Hilfiger, colleziona Ferrari e s’è comprato la pista di Mont Tremblant.

Che la Ferrari nel 2010 l’aveva vincolato che ancora era undicenne e correva nei kart sotto la guida di Mike Wilson. Sappiamo pure che quell’avventura alla Ferrari l’ha fatto crescere ma non l’ha appagato. Tant’è che a gennaio Stroll se n’è andato dall’Accademia sbattendo la porta, tirandosi dietro Luca Baldisserri per infilarsi nella Williams. Che alla fine adesso lo fa debuttare davvero.

Che l’apprendistato sulla macchina del 2014 gli è costato 20 milioni di dollari – di papà, si capisce – per prendere confidenza con la guida e con la maggior parte delle piste del mondiale.

Ancora, che il campionato di Formula 3 quest’anno l’ha vinto lui con Prema Powerteam. E in quel campionato l’anno scorso nella tappa di Monza è uscito illeso da un incidente spaventoso, volo e capottamento prima della Biassono nel corpo a corpo con Antonio Giovinazzi.

Sappiamo insomma che può essere un asso. E che malgrado l’età parte con più umiltà di Verstappen.

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