Gran Premio di Malesia 2016 a Sepang: sintesi, risultati e classifiche
domenica 2 ottobre 2016 · Roundup
tempo di lettura: 2 minuti
Dal fuoco di Magnussen in pitlane venerdì nelle prove libere, al fuoco dallo scarico di Hamilton a 15 giri dalla fine, passando per un altro fuoco, agonistico, probabilmente inopportuno nella violenza, di Vettel alla partenza che entra come un bisonte nella prima curva e rompe la sospensione contro la Mercedes di Rosberg. È un weekend caldissimo quello di Sepang.
L’ordine d’arrivo. Vince Ricciardo su Verstappen e Rosberg; a punti Raikkonen, Bottas, Perez, Alonso, Button, Hulkenberg e Palmer. Fuori Vettel, Grosjean, Magnussen, Hamilton, Gutierrez e Nasr.
Il momento chiave. Il giro 40, quando Ricciardo fa le spalle larghe e respinge Verstappen che l’incalza per passarlo con gomme più fresche. In quel momento è una reazione che vale il secondo posto. Ma dopo un giro Hamilton rompe il motore. E quella mossa in retrospettiva diventa la chiave per la vittoria.
Il migliore. Fernando Alonso, da ultimo a settimo, davanti a Button che scattava in P9. È uno di quelli che meglio sfrutta la virtual safety car per chiudere i distacchi, ma sabato già diceva: “Con un set di gomme nuove in più posso entrare nei punti”. La classe non è acqua.
Il peggiore. Il pool dei commissari, quella triade scellerata e patetica – Tim Mayer, Steven Chopping e Derek Warwick – che decreta 10 secondi di penalità a Rosberg per il contatto in sorpasso a Raikkonen. E dà solo tre posizioni di retrocessione a Vettel a Suzuka per la vaccata criminale del via.
Il piacere di saperlo. Malgrado il progetto dell’autodromo sia di Tilke, gli interventi di riqualificazione della pista di Sepang sono stati curati dagli italiani di Dromo, la stessa compagnia che ha pensato il nuovo disegno della Curva Grande di Monza, una modifica che comunque allo stato attuale risulta sospesa.
Numeri e statistiche. Hamilton incassa il primo ritiro in dieci partecipazioni in Malesia. Nell’era dell’ibrido solo la Mercedes aveva fatto doppietta. Button è il terzo pilota della storia a superare il tetto dei 300 Gran Premi: davanti a lui solo Schumacher a 306 e Barrichello a 322.
Nel mondiale piloti: Rosberg 288, Hamilton 265 (-23), Ricciardo 204 (-84), Raikkonen 160 (-128), Vettel 153 (-135). Nel mondiale costruttori: Mercedes 553, Red Bull 359 (-194), Ferrari 313 (-240).