Monza, retroscena di un accordo sudato e non scontato. Con la mano di santo Briatore
sabato 3 settembre 2016 · Politica
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Non è la firma ma quasi, più che altro l’annuncio formale del rinnovo che per motivi tecnici e burocratici non è ancora siglato. “Se ne occuperanno gli avvocati a Londra”, dicono dall’autodromo. Questione di giorni comunque, pochi, niente in confronto alla durata astronomica della trattativa.
Ecclestone alla fine si dice soddisfatto: “C’è voluto tantissimo per fare qualcosa che tutti sapevamo sarebbe successo”. La verità è che l’esito non era scontato, Monza ha dovuto rimettere tutto in discussione, l’Aci ha dovuto trovare nuovi finanziamenti. Oltre al fatto che di mezzo s’è messa Imola e resta da capire che ne sarà dello strascico legale al Tar del Lazio per i soldi della dell’ultima Legge di Stabilità. L’udienza il 26 ottobre, la partita forse non s’è chiusa.
Nel frattempo Monza la Formula 1 la conserva, almeno fino al 2019. Poi si riparte un’altra volta col balletto e non è detto che i personaggi intorno al tavolo siano ancora gli stessi. Lo lascia intendere Sticchi Damiani dell’Aci:
Prima a gestire il GP c’era l’Aci Milano, che ha svolto un gran lavoro in questi anni, ma ora sono cambiate le condizioni, la Formula 1 costa di più e non era più alla portata. La vera sfida inizia lunedì, vedrà protagonista la nuova compagine che gestirà quest’autodromo, Aci e Regione entreranno nel capitale di Sias per dare più valore all’evento.
E non a caso insieme con lui, Ecclestone e Todt a Monza per la conferenza stampa della fumata bianca c’era pure Roberto Maroni. Solo che poi qualcuno ha premuto affinché nella foto ufficiale del patto entrasse anche il grande tessitore dal passato controverso, Santo Flavio Briatore che nel giro si mantiene in disparte ma conta ancora tantissimo.
In esclusiva a Sport Mediaset dice: “Ho fatto solo la parte del facilitatore. Sono stati molto bravi quelli dell’Aci, dal presidente Sticchi Damiani a tutti quello che hanno partecipato alla trattativa”. Ma c’è voluto lui per mantenere i rapporti nei mesi più critici quando l’intesa stava controllando e l’Italia stava perdendo la Formula 1.