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Gran Premio del Belgio 2016 a Spa: sintesi, risultati e classifiche
domenica 28 agosto 2016 · Roundup
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Puoi vincere solo e contro tutti, quella si chiama gloria. Puoi vincere solo e contro nessuno, quello si chiama culo. E lo sport è anche questo. Domina Rosberg a Spa, senza avversari e senza sudore, perché Hamilton col nuovo motore scatta dal fondo e non è mai un pericolo e perché le Ferrari, che il pericolo potevano costruirlo, fanno autoscontro con Verstappen alla prima curva.
L’ordine d’arrivo. Vince Rosberg su Ricciardo e Hamilton. A punti Hulkenberg, Perez, Vettel, Alonso, Bottas, Raikkonen e Massa. Fuori Wehrlein, Sainz, Button, Ericsson, Magnussen.
Il momento chiave. La partenza. Dice il saggio che a Spa nella curva della Source in tre non si passa: Verstappen all’interno cerca un varco impossibile, Vettel all’esterno gira come se fosse solo, in mezzo c’è Raikkonen e il disastro è servito. Un concorso di colpe.
Il migliore. L’angelo custode di Kevin Magnussen. Lo fa uscire praticamente indenne dall’incidente al Raidillon. La Renault si sfascia, la protezione laterale della testa salta per aria, per sistemare le barriere ci vuole la bandiera rossa. E Magnussen ha solo una contusione al piede.
Il peggiore. Carlos Sainz che pericolosamente cerca di guadagnare i box nella baraonda del primo giro, con la posteriore destra a brandelli e l’ala posteriore smantellata. Rallenta tutti, si gira a Les Combes, rischia di agganciare pure Hamilton prima di decidersi a parcheggiare.
Il piacere di saperlo. L’ultima bandiera rossa in Belgio risaliva al 2001, arrivò per l’incidente fra Burti e Irvine.
Numeri e statistiche. Rosberg centra la vittoria numero 20 della carriera, quanto quelle di Raikkonen e Hakkinen; Verstappen è il più giovane della storia in prima fila.
Nel mondiale piloti: Hamilton 232, Rosberg 223 (-9), Ricciardo 151 (-81), Vettel 128 (-104), Raikkonen 124 (-108). Nel mondiale costruttori: Mercedes 455, Red Bull 274 (-181), Ferrari 252 (-203), Force India 103 (-352), Williams 101 (-354).
