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Gran Premio d’Ungheria 2016 a Budapest: sintesi, risultati e classifiche

domenica 24 luglio 2016 · Roundup
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Come se non ci fosse già abbastanza pressione, come se non si fossero già fatti abbastanza proclami, Arrivabene alla vigilia si metteva ansia da solo: “La Ferrari a Budapest non può fallire”. Ha fallito invece. Però: “È forte e unita”. Ma sì, volemose bene. Poi la stilettata isterica alla direzione gara: “C’è sempre una scusa buona come il discorso delle condizioni eccezionali, è una condizione eccezionale quando piove e mi riferisco a ieri“. Domenicali, anima buona, almeno perdeva con stile.

L’ordine d’arrivo. Vince Hamilton su Rosberg e Ricciardo. A punti Vettel, Verstappen, Raikkonen, Alonso, Sainz, Bottas e Hulkenberg. Fuori solo Button.

Il momento chiave. La partenza: Hamilton prende il comando e non lo lascia più, Rosberg alla prima curva si fa sorprendere pure da Ricciardo, lo ripassa alla seconda, ma la storia del Gran Premio d’Ungheria è già finita. Purtroppo per lo show.

Il migliore. Kimi Raikkonen, perché sesto non è il massimo però lui nel primo stint con le morbide a fine vita vale quanto le Red Bull su supermorbide nuove. E da P14 risale in P6 con la carica che dovrebbe metterci sempre.

Il peggiore. Carlo Vanzini, perché SkySport è sempre più SkyFerrari. Ai limiti della decenza e della sopportazione. Obietta: “Questi giudici sempre morbidi con gli uomini della Mercedes“. Segnala con sprezzo che uno di loro viene dalla Mauritania. Per l’ideologia siamo ai livelli penosi di Mazzoni di sorella Rai che nel 2009 a Silverstone se la prendeva coi commissari delle federazioni minori. Politicamente scorretto.

Il piacere di saperlo. Il circuito è stato riasfaltato, la Fia ha fatto livellare le sconnessioni che per anni hanno afflitto le squadre. Ma Vettel adesso che non ci sono più le rimpiange: “Erano un segno distintivo, spero che entro qualche anno ricompaiano”. Non va mai bene niente.

Numeri e statistiche. La pista di Budapest era l’unica dove la Mercedes ancora non aveva vinto nell’era ibrida. Adesso Hamilton è recordman di vittorie in Ungheria con cinque successi, uno più di Schumacher, due più di Senna. Mentre Rosberg ha 26 pole come Hakkinen.

Nel mondiale piloti: Hamilton 192, Rosberg 186 (-6), Ricciardo 115 (-77), Raikkonen 114 (-78), Vettel 110 (-82). Nel mondiale costruttori: Mercedes 378, Ferrari 224 (-154), Red Bull 223 (-155).

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