Qualifiche, salta l’accordo per tornare al vecchio formato. E la Formula 1 va in crisi
venerdì 25 marzo 2016 · Politica
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Quelli che le avevano proposte, le volevano revocare. Sulle qualifiche i team principal hanno fatto il bello e il cattivo tempo, a febbraio hanno varato all’unanimità una modifica last minute senza pesarla, a Melbourne nel meeting d’emergenza hanno sottoscritto – all’unanimità pure stavolta – l’accordo di massima per tornare al vecchio formato dopo la farsa di sabato. Tempo quattro giorni e la mozione adesso è respinta. Un ripensamento sul ripensamento.
Bisognava formalizzare l’intenzione entro le 5 di giovedì pomeriggio, agli uffici della Fia non sono pervenuti tutti i nullaosta. Manca, pare, quello di Force India. Ma pure Todt la pressione l’ha fatta sentire, ha chiesto che al nuovo formato venisse concessa un’altra chance. E qualche riserva l’aveva avanzata anche Pirelli.
È in crisi profonda la Formula 1. Alonso ai test di Barcellona già avvisava i vertici e si faceva portavoce dell’appello dei piloti agli organi di governo: “Stiamo facendo troppi cambiamenti, non deve sembrare bello dall’esterno”. Mercoledì è arrivata anche la lettera ufficiale del sindacato, un grido di protesta formale contro questo “sistema dirigenziale obsoleto” che “mette a rischio” lo sport.
I piloti in Australia si sono tolti un po’ di sassi dalle scarpe: “Perché noi – diceva Vettel – l’avevamo previsto. Ci hanno detto di aspettare per giudicare. Bene, abbiamo visto, non credo sia stato emozionante”.
Anche Charlie Whiting però un sasso se l’è tolto. E che sasso: “Alle riunioni tecniche della Fia i piloti sono sempre invitati. Ce n’è stata una a Barcellona, Hamilton per esempio era invitato e non s’è presentato. Lo dico per farvi capire che le opportunità per esprimersi ce le hanno, traete le vostre conclusioni”.
Sabato Lauda osservava: “Ormai nessuno pensa a quale può essere l’interesse dello sport, ognuno pensa a difendere i propri interessi”. La ferita è profonda. Le qualifiche adesso sono oggetto di contesa politica.