Melbourne, debriefing: ma la Ferrari aveva davvero le carte per vincere?
martedì 22 marzo 2016 · Gran Premi
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L’ultima parola l’ha avuta la strategia. E chi ci ha visto giusto stavolta è tale James Vowles, il cervellone della Mercedes. L’osanna Toto Wolff dopo il Gran Premio d’Australia che premia un’altra volta la stella a tre punte: “Mettere la gomma media alla ripartenza era la chiave per la vittoria. Devo dire che ci ha sorpreso quello che hanno fatto gli altri”. Cioè: la Mercedes s’aspettava che anche la Ferrari andasse sulla gomma bianca.
Arrivabene in effetti una mezza ammissione l’ha fatta. A caldo: “Col senno di poi, potevamo provare qualcosa di diverso”. Magari marcare l’avversario.
Perché è vero che le gomme degli altri non le vedi finché non cadono le termocoperte, ma la Ferrari una previsione poteva farla, dal momento che Hamilton le medie già le aveva montate al pit stop e presumibilmente il muretto le avrebbe suggerite anche a Rosberg per allineare le strategie.
Non è detto che sarebbe finita meglio. In ogni caso, la scelta di andare sulla gomma morbida, la gialla, deriva dal fatto che la Ferrari con le medie non ha la stessa confidenza della Mercedes. E probabilmente nemmeno lo stesso ritmo. È l’effetto dell’impostazione dei test di Barcellona: Hamilton e Rosberg a mettere insieme una mole impressionante di dati su gomma dura e media, la Ferrari a concentrarsi sulla prestazione con le mescole più tenere.
Resta il dubbio sull’esito del Gran Premio senza l’interruzione. O, volendo, senza il cambio gomme in regime di bandiera rossa. Perché questa è una concessione che ha già fatto discutere. Nel 2011 a Montecarlo c’erano Vettel, Alonso e Button belli compatti a sei giri dalla fine, ognuno veniva da una strategia diversa, l’usura dei pneumatici stava accendendo lo spettacolo. Invece dopo la sospensione la lotta è diventata una processione perché la gomma nuova ha livellato la prestazione. All’epoca Paul Hembery a nome di Pirelli osservava:
Penso alla prospettiva dei fan, forse bisogna chiedere alle squadre se è il caso di ridiscutere questa regola che ti permette di cambiare le gomme mentre la gara è ferma.
Non se n’è mai riparlato perché la Fia parte da un presupposto, che è logico tutto sommato: la bandiera rossa segue un incidente, grave in genere, è probabile che qualcuno abbia preso dei detriti, per cui nell’ottica della sicurezza bisogna autorizzare i piloti a mettere un altro treno.
A Melbourne dopo lo schianto di Alonso la pista alla Whiteford era un campo di battaglia. E certi frammenti di materiale composito possono seriamente compromettere un pneumatico.