Regole, motori, gomme e Gran Premi: cosa cambia in Formula 1 nel 2016
domenica 13 marzo 2016 · Dal paddock
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Diceva Schumacher: “Nello sport non può esistere un momento uguale a un altro”. Nella Formula 1 non può esistere una stagione uguale a un’altra perché tradizione vuole che la Federazione – e negli ultimi tempi pure il famigerato Gruppo Strategia – qualcosa nei regolamenti voglia sempre cambiarlo da un anno all’altro. Ma le novità del 2016 sono sportive più che tecniche. Queste.
Squadre. Torna Renault che subentra a Lotus. La vera new entry è il team Haas, americano, di base a Kannapolis, con Grosjean e Gutierrez alla guida. Soprattutto, con il supporto morale e tecnico della Ferrari. Giurano: “Non siamo la squadra B di Maranello”. Ma la rossa astutamente per tutto il 2015 li ha sfruttati per raddoppiare le ore di galleria del vento.
Gare. Ventuno appuntamenti, è il mondiale più lungo di sempre. A giugno si corre il Gran Premio d’Europa in Azerbaigian sullo stradale di Baku, c’è un punto angusto che già fa discutere. La collocazione in calendario non è favorevole alle squadre perché sette giorni prima c’è il Gran Premio del Canada. E Baku e Montreal non sono proprio vicinissime… Non è favorevole nemmeno agli appassionati perché in concomitanza quel weekend c’è Le Mans. Torna la tappa in Germania: Hockenheim onora il contratto negli anni pari, per il futuro il Nurburgring resta un’incognita.
Motori. Toro Rosso torna alla Ferrari, Manor passa a Mercedes. Dopo un anno di sbruffonate invece Red Bull resta con Renault. Il marchio della Regie comunque è ridimensionato, anzi praticamente cancellato: i motori di Ricciardo e Kvyat sono etichettati come Tag-Heuer in onore del nuovo sponsor.
Qualifiche. La sessione resta suddivisa in tre segmenti, le macchine più lente escono, ma le eliminazioni arrivano via via anziché alla fine del blocco, una ogni 90 secondi trascorso un intervallo di assestamento, fino a lasciarne solamente due nel testa a testa definitivo per la pole.
Gomme. Le mescole diventano cinque, si aggiunge l’ultramorbida. Soprattutto, la logica della selezione si fa più articolata e confusa. In breve: alcuni treni sono liberi, nel senso che spetta al team indicarne le mescole, purché nell’ambito delle tre che Pirelli designa per ogni circuito.
Rombo ibrido. Non aveva funzionato il megafono della Mercedes. La Fia per appagare le esigenze acustiche dei puristi adesso ha imposto la differenziazione del condotto d’uscita della turbina dal terminale di scarico della valvola wastegate, in modo da amplificare il rumore dei motori. Non è escluso che presto o tardi qualcuno s’inventi una disposizione ad hoc per fini aerodinamici. Col soffiaggio la Formula 1 cinque anni fa s’è scottata per bene.