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Ferrari chiude imbattuta a Barcellona. Ma la Mercedes resta un’incognita

venerdì 4 marzo 2016 · Test
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Alla fine s’è fermata anche la Mercedes: nell’ultimo giorno di prove Hamilton subisce il primo stop serio dall’inizio dei test. O meglio, il primo stop evidente, in pista, sotto le telecamere, con bandiera rossa a seguito.

Cambia poco, resta il sospetto che la stella d’argento si sia tenuta le carte in mano senza scoprirsi, né Rosberg né Hamilton hanno mai messo supersoft e ultrasoft. E nonostante tutto, come già nella prima sessione, su medie e morbide si sono difesi alla grande.

Ovvero: nella classifica aggregata il tempo migliore ce l’ha Raikkonen, 1:22.765, gomme ultrasoft, Vettel su supersoft è appena un decimo indietro, però Rosberg con le morbide martedì aveva fatto 1:23.022. Se la matematica non è un’opinione, almeno sulla prestazione secca qualcosa in tasca la Mercedes ce l’ha ancora.

Ma qui l’analisi s’intreccia con le dichiarazioni di Hamilton che mercoledì parlava delle nuove Pirelli a mescola morbida e faceva delle smorfie: “Non le trovo buone, la macchina entra in una sfera diversa che al momento non è quella giusta”.

Perciò la matassa adesso può sbrogliarla solo Melbourne. Dove le qualifiche “dovrebbero” – scrive la Fia usando il condizionale dopo la ratifica del Consiglio Mondiale – tenersi con il nuovo sistema, quello delle eliminazioni progressive. Sempre che la Fom metta a punto il software entro due settimane e si senta sufficientemente tranquilla a impiegarlo.

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