Riforma dell’aerodinamica, Pirelli tira il freno. Ecco perché
giovedì 14 gennaio 2016 · Regolamenti
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Ci sarà, ma non sarà drastica. Pirelli ha tirato il freno sulla riforma che il Gruppo Strategia aveva intenzione di sottoporre a voto per il 2017, quella revisione corposa dell’aerodinamica che nelle simulazioni della Red Bull abbassava di cinque secondi i tempi sul giro.
Non c’è veramente un allarme, ma Pirelli secondo quanto riferisce la Bbc ha spiegato alle squadre che le gomme “nelle dimensioni programmate per il 2017 potrebbero non reggere un incremento del carico oltre il 10-15% senza imporre contestualmente un aumento delle pressioni di gonfiaggio”, anche fino a 27 psi mentre oggi si gira mediamente con 20.
Il tema delle pressioni da Monza è già caldissimo, ma il discorso stavolta è più sportivo che giuridico: spingendo il gonfiaggio come vuole Pirelli si finisce per perdere grip, di fatto abbattendo i benefici che la riforma promette. E meno grip significa anche meno chance di sorpasso, col pericolo di peggiorare una statistica che già soffre un trend in discesa.
Sta di fatto che le stime di Pirelli si riferiscono alla struttura della gomma così com’è concepita adesso, quando invece “nessuno sa – ammette un portavoce della P lunga – quali strutture si utilizzeranno nel 2017”.
In pratica Pirelli può salvare la riforma accollandosi un intervento di revisione della cintura del pneumatico, purché sia autorizzata a svolgere più test con le squadre ufficiali. E l’accordo sulla disciplina delle prove private ancora non c’è.