Così vicini, così lontani: l’origine comune dei loghi di Ferrari e Porsche
martedì 1 dicembre 2015 · Amarcord
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La storia della Ferrari comincia il 1° dicembre del 1929. Enzo Ferrari deposita lo statuto della scuderia e registra lo stemma: sul fondo giallo di Modena e sotto il tricolore italiano, campeggia il cavallino nero rampante che fu sul caccia spad di Francesco Baracca nella prima guerra mondiale.
Ferrari così tiene fede alla richiesta che Paolina Biancoli, contessa, la mamma di Baracca, gli ha espresso sei anni prima: “Lo metta sulle sue macchine. Le porterà fortuna”.
Fin qui la storia che sanno tutti. Quello che invece sanno pochi è che Baracca a sua volta quel cavallino l’avesse ripreso dal simbolo del reggimento Piemonte Cavalleria in cui aveva militato prima dell’aeronautica. Più suggestiva l’ipotesi che l’avesse adottato dopo aver abbattuto un velivolo tedesco con l’insegna della giumenta di Stoccarda. Così, per celebrare l’episodio.
La giumenta per ragioni di territorio finisce sul simbolo della Porsche nel 1931, con il richiamo esplicito allo stemma araldico della città di fondazione. Stoccarda, appunto, che in lingua originale vorrebbe dire “stalliera” oppure “giardino delle giumente”.
Se fosse vero vorrebbe dire che i loghi di Porsche e Ferrari seppure radicalmente diversi nello stile grafico hanno l’origine in comune. Guarda un po’.