Il numero sfortunato di Alain Prost
mercoledì 21 ottobre 2015 · Amarcord
tempo di lettura: meno di 1 minuto
La sfiga nelle corse esiste eccome e Chris Amon lo dimostra. Ognuno ha un numero che gli porta bene e forse pure uno che gli porta male. Il 21 ottobre evidentemente è il giorno sfortunato di Alain Prost che perde due mondiali, uno contro Lauda e uno contro Senna.
Il primo, anno 1984.
Il Portogallo apre alla Formula 1 le porte di Estoril, riconquista una tappa mondiale dopo 24 anni. Lauda è campione del mondo, batte Prost di mezzo punto.
Questa del mezzo punto è una storia che in effetti parte da Monaco: là Prost aveva chiesto la bandiera rossa per avverse condizioni meteo e soprattutto per sfuggire alle grinfie di Senna che lo braccava. Il punteggio era stato dimezzato, il Professore aveva fatto solamente 4 punti e mezzo anziché 9. Ne avrebbe presi 6 con la seconda piazza, magari dietro a Senna, sulla distanza regolamentare.
Il secondo, anno 1990.
Per tenere vive le speranze Prost ha bisogno di vincere in Giappone, è il 21 ottobre anche stavolta. In pole c’è Senna che pretende il diritto della piazzola sul lato esterno. La Fia gliela nega, Ayrton si fa giustizia da solo: sperona Prost alla prima curva, lo manda nella sabbia e si porta a casa il titolo. A saldo del torto dell’anno prima.