Sochi, prima il gasolio e poi la pioggia: si gira poco nelle libere del venerdì
venerdì 9 ottobre 2015 · Gran Premi
tempo di lettura: 2 minuti
Due sessioni di prove ridotte all’osso: “Non abbiamo imparato granché, ma comunque – dice Hamilton – non vedo il problema perché siamo tutti nelle stesse condizioni”. Le prove del mattino cominciano in ritardo per un episodio curioso, di quelli che ridimensionano e fanno arrossire la Formula 1: un automezzo di servizio dei commissari invece di pulire la pista la insozza, perde gasolio tra la curva 8 e la curva 11.
Whiting fa un sopralluogo, decreta che in quelle condizioni non si può girare. Chiaramente. E allora giù di ramazza e pompa per ripulire il tracciato. Gli organizzatori fanno sapere che adesso c’è in corso un’inchiesta interna: “Ma è un problema nostro”.
Il problema delle squadre invece è quella mezzora che se ne va, il regolamento in caso di stop nelle prove libere prevede che il cronometro vada avanti comunque, per cui il tempo inizia a scorrere malgrado la bandiera rossa.
Finisce con Hulkenberg in testa e quello resta il record di giornata, perché nella pausa tra la prima e la seconda sessione arriva la pioggia. E non smette mai.
Non vuole uscire nessuno, stanno tutti a guardare. Poi qualcuno timidamente fa una ricognizione. Per un attimo c’è perfino Alonso al comando davanti alle Toro Rosso, in un classifica che conta meno del solito.
Per la cronaca, alla fine è di Massa il miglior giro sul bagnato, 2 minuti e spiccioli: “Ma non abbiamo ricavato molto perché comunque – spiega – c’erano delle zone più bagnate di altre”. Insomma è un test a vuoto anche quello con le extreme-wet.