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Singapore, arriva la lettera di scuse della Ferrari per la baruffa sotto il podio
domenica 4 ottobre 2015 · Dal paddock
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È arrivata negli uffici della Federazione la lettera con cui Maurizio Arrivabene esprime in forma privata le scuse formali per la baruffa di Singapore. I fatti risalgono alle celebrazioni per la vittoria di Vettel, in parco chiuso gli uomini della Ferrari aveva forzato il cordone che impedisce l’accesso all’area riservata sotto il podio.
La Fia aveva chiamato il Cavallino in direzione corsa, “per violazione dell’articolo 12.1.1.i del Codice Sportivo durante il parco chiuso post gara”. E quattro ore dopo la bandiera a scacchi aveva sottolineato le ragioni della reprimenda: “Alcuni membri della Scuderia Ferrari non hanno obbedito alle istruzioni dei commissari e si sono comportati in modo inappropriato”.
Di qui l’offerta di Arrivabene, una lettera di “scuse incondizionate” per chiudere la vicenda e schivare la polemica.
Prima ancora che uscisse il documento della Fia, via Twitter il più duro a stigmatizzare il comportamento del personale della Ferrari era stato Darren Heath, uno dei fotografi ufficiali con pass permanente: “Hooligans e teppisti”. E ancora: “Mai visto niente di tanto violento in 27 anni di carriera in Formula 1”.
Secondo la sua testimonianza, “i meccanici della Ferrari si sono fatti largo con una transenna sbattendo contro i fotografi”.