Quella volta che anche Enzo Ferrari disobbedì a Pirelli. E perse un mondiale
sabato 29 agosto 2015 · Amarcord
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Il flop di Vettel a Spa, l’azzardo, l’imbarazzo, la ferocia di una polemica sopita che periodicamente riesplode. Resta altissima la tensione sul tema delle gomme: “Noi – ribadisce Pirelli per voce Paul Hembery – diamo delle indicazioni alle squadre. Che comunque non sono tenute a rispettarle”.
L’indicazione per il Belgio pare fosse quella di non forzare la durata della mescola. La Ferrari invece ha impostato la gara di Vettel sulla sosta unica e alla fine s’è scottata.
Adesso è Maranello contro Pirelli. E viceversa. Con un precedente illustre: anno 1951, ultima gara del mondiale, Gran Premio di Spagna a Pedralbes.
Enzo Ferrari in persona sottovaluta le raccomandazioni dei tecnici di Pirelli che gli consigliano l’adozione dei cerchi grandi mentre lui insiste per correre coi piccoli per non modificare la rigidità delle sospensioni.
Va a finire che Ascari sbriciola inesorabilmente le gomme, fa sette soste ai box, arriva due giri dietro al vincitore e perde il titolo. L’Alfa Romeo invece rispetta le indicazioni. E vince il mondiale con Fangio.