Vettel e Raikkonen con assetti diversi: la storia (fasulla) del lancio della monetina
lunedì 11 maggio 2015 · Gran Premi
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Nuovo profilo a ponte sulle pance laterali, nuovi deflettori, nuove ali sia avanti che dietro, nuovo estrattore e nuovo fondo piatto. Arrivava con tante novità la Ferrari al Gran Premio di Spagna di Barcellona, venerdì i nuovi elementi li hanno provati sia Vettel che Raikkonen, poi sabato mattina Kimi è tornato alla vecchia configurazione e s’è tenuto solo l’ala anteriore.
Carlo Vanzini nella telecronaca di sabato su SkySport sosteneva che la scelta degli assetti l’avesse fatta direttamente Maurizio Arrivabene. Con la monetina: a Kimi la vecchia aerodinamica, a Seb le novità.
Ma era beffardo Arrivabene domenica mattina: “Non c’è stato un lancio di monetine, abbiamo fatto proprio la ruota della fortuna”. Poi più serio: “È talmente assurda questa cosa”.
Perché in effetti Raikkonen in nessuna intervista fa riferimento a un sorteggio. Né c’è traccia di penuria di componenti che eventualmente avrebbe dettato la necessità di diversificare gli assetti. Insomma la teoria della monetina non ha nessuna base: “Ho scelto io di usare l’aerodinamica vecchia. Una decisione – sottolinea Iceman – che ho fatto col team perché dopo le prove di venerdì non ero sicuro del pacchetto. Era un rischio, ma lo sapevamo”.
In pratica la Ferrari dalla terza sessione di libere ha avviato una comparazione diretta di set-up a parità di pista e condizioni climatiche. Ma non ha raccolto tutti i dati che servivano.
La gara non fa testo per le strategie diverse. Il confronto in Q3 invece è inquinato dal fatto che il team ha letteralmente abbrustolito la posteriore sinistra in una termocoperta, per cui Raikkonen s’è trovato con un treno di gomme in meno e tanto nervosismo in più nel giro buono.
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