Vettel rischia(va) la retrocessione, Zoff tifa Ferrari, mentre Hamilton innaffia le ragazze

sabato 18 aprile 2015 · Snack news
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In sintesi dalla rete: il sospetto di unsafe release dietro l’incidente tra Vettel e Perez, la teoria di Zoff sul mondiale, le promesse di Eric Boullier, le critiche a Hamilton per la festa con lo champagne in Cina.

Adam Cooper, “Vettel under threat of grid penalty”

Non c’è stata sanzione alla Ferrari per l’incidente con Perez nelle prove a Sakhir, ma secondo il blog di Adam Cooper “una squadra avversaria” ha suggerito alla Fia una lettura maliziosa del “problema ai freni” che Vettel citava via radio mentre tornava ai box con l’ala rotta, “un codice per segnalare una ruota male serrata”. In effetti Seb veniva da una prova di pit-stop. Per unsafe release nelle libere è previsto che i commissari intraprendano azioni punitive in qualifica.

Dino Zoff, “Ecco perché non possiamo non tifare Ferrari”

“Generalmente sono contento se la Ferrari vince, per comprensibili ragioni di italianità. Ma non posso essere definito un ferrarista. Per un semplice motivo: non mi interessa minimamente, né mi è mai interessato, il campionato dei costruttori. Per me la F1 è sempre stata solo una questione di piloti. (…) Detto questo, una Ferrari competitiva è l’unica speranza che abbiamo per vedere qualche gara interessante, quest’anno.”

Formula1.com, “Exclusive Eric Boullier Q&A”

Un po’ alla volta, passo dopo passo, cresce la McLaren. Spiega Eric Boullier: “Il pacchetto ancora non è maturo per girare a regime. Abbiamo tanti problemi di affidabilità, ma di volta in volta possiamo salire di potenza. Avevamo un ritardo di 4.5 secondi in Australia, 3.5 in Malesia, 2.5 in Cina. Dateci qualche altra gara”.

Gemma Mullin, “Hamilton under fire for spraying hostess”

L’abitudine di innaffiare di champagne le ragazze del podio ha sollevato il dibattito dopo il Gran Premio di Cina: “Hamilton dovrebbe scusarsi e fare attenzione a come si comporta in futuro. Ha abusato della sua posizione. (…) Lo champagne era diretto in faccia alla ragazza e dalle foto si capisce che lei non s’è divertita”. Lo sostiene Roz Hardie di Object, l’associazione internazionale contro il sessismo sui media.

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