Ferrari in picchiata, perde appeal e popolarità. Anche sui social network
sabato 21 febbraio 2015 · Snack news
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In sintesi dalla rete: la classifica di Brand Finance coi loghi più prestigiosi, quella delle squadre con più seguito sui social network; il divieto della Fia sulle modifiche alle livree dei caschi; le reazioni all’incidente tra Susie Wolff e Felipe Nasr; una riflessione sulle modifiche dei regolamenti.
Brand Finance, “Lego overtakes Ferrari”
Era il marchio più potente fino all’anno scorso. In dodici mesi il Cavallino Rampante è precipitato dal primo al nono posto nella classifica di Brand Finance che misura popolarità, promozione e reputazione. Le cause: “Sono passati diversi anni dall’ultimo titolo (…) e la partenza di Montezemolo ha determinato un leggero cambio di strategia nel settore delle stradali”. Comanda Lego davanti a Pwc e Red Bull.
Gianluca D’Alessandro, “Chi sono i piloti e i team di più social?”
Rialza la testa in pista coi risultati dei test, ma la Scuderia di Maranello perde appeal anche sui social network: rispetto a Mercedes le mancano 20 mila followers su Twitter e 6 milioni di fan su Facebook.
Autosport, Top 10 iconic F1 helmet designs
La Fia sta per vietare i cambi continui delle livree dei caschi. Lo anticipa Autosport che pubblica anche la top 10 dei piloti coi colori più rappresentativi. Ci sono Senna, Mansell, Hill e Villeneuve. Nessun pilota in attività, a dimostrazione che la moda delle mutazioni continuate non rende.
Jack Amey, “Male or female, drivers are drivers
Fa sempre notizia uno donna in pista, di più se è coinvolta in uno schianto stupido. Ha scatenato la rete l’incidente tra Susie Wolff e Felipe Nasr: “Senza sapere i fatti, è stata incolpata la Wolff. Funziona che si vede qualcosa e si accusa l’obiettivo più ovvio”.
Chris Balfe, “It’s not the rules that need changing”
Ha solo un anno di vita la nuova Formula 1 e già si parla di cambiarla. Con retoriche populiste. Invece: “È questo continuo ripensamento che sta facendo seriamente del male. Come pure l’attitudine che tristemente sempre più sport stanno adottando, ritenendo che i fan siano una mucca da mungere”.