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Massa: “In Ferrari un problema mentale”. E Alonso: “Honda è più scientifica”
venerdì 13 febbraio 2015 · Snack news
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In sintesi dalla rete: la ripicca degli ex, la teoria di Massa sulla Ferrari e la prima impressione di Alonso sull’Honda, la rivalutazione di Vettel sulla stampa, l’asta di Bonhams per il kart di Senna e le colpe di Jean Todt dietro il divieto del Gruppo Strategia a Marussia.
Javier Rubio, “Felipe Massa, En Ferrari sufrí mucho”
Altro che Ferrari: la Williams è una realtà tutta diversa, più efficiente e più serena. Lo sostiene Felipe Massa nell’intervista su El Confidencial: “Lavoro comunque duramente come in Ferrari, ma è più semplice. Qui conta solo correre, il resto no. Là (alla Ferrari) il problema è soprattutto mentale. Ci sono mille cose da fare non importanti che arrivano tutte insieme”. Rosica. E se avesse ragione?
F1Fanatic, “Alonso impressed by Honda’s scientific approach”
Non parla espressamente della Ferrari, ma scocca frecce anche Alonso: “All’Honda c’è un approccio totalmente diverso dalle altre squadre, scientifico e tecnologico. In questa nuova era c’è elettronica, software e hardware con un sacco di interazioni. Con la tecnologia di Honda e la cultura giapponese si può mettere in piedi un buon lavoro”.
The Wastegate driving the wheel, “Tornerà di moda Culonso?”
Nuovo messia, nuove linee editoriali: “Il cambiamento di percezione sulle abilità di guida di Vettel ha dell’incredibile. È passato da essere un ragazzino viziato che vinceva solo per la macchina che guidava, ad essere un super pilota osannato. (…) Aveva ragione Alain Prost. Tifate pro qualcuno, mai contro, che non si sa mai cosa riserva la vita”.
WTF1, “Senna’s kart just sold for double it’s estimate”
L’avevano valutato 22 mila sterline e l’hanno venduto a 43 mila: ha fruttato quasi il doppio del previsto l’asta di Bonhams per il kart DAP BH33 su cui Ayrton Senna ha disputato l’ultima stagione prima di passare in Formula Ford.
Will Buxton, “Getting stuffed”
Non c’è altruismo nel Gruppo Strategico che boccia la mozione della Marussia sulla macchina del 2014. Ne esce danneggiata l’immagine della Formula 1. E anche quella di Jean Todt: “Abbiamo un presidente inefficace e impotente, a capo di un organo di governo che viene maltrattato da un gruppo di uomini d’affari egoisti che non hanno piani strategici a lungo termine”.