Superlicenza, le nuove regole avrebbero bloccato Alonso e Vettel. Ma pure Schumi
giovedì 8 gennaio 2015 · Snack news
tempo di lettura: 2 minuti
In sintesi dalla rete: le nuove regole della Fia sulla superlicenza… in retrospettiva, la cancellazione definitiva del Gran Premio di Corea, il lato oscuro di Jean-Pierre Beltoise, un pensiero per Michael Schumacher a un anno dall’incidente con gli sci a Meribel.
Declan Quigley, “Which F1 drivers would not have made it?”
Era arrivata a dicembre l’approvazione del disegno di legge per la modifica dei requisiti per la superlicenza. La Fia adesso ha formalizzato lo schema dei punteggi per lo scatto di categoria. Parecchi se la sono spassata a calcolare chi sarebbe rimasto sotto l’asticella: ovviamente Verstappen. Del resto, la nuova norma è scaturita pensando a lui. Ma ci sono anche nomi insospettabili: tipo Alonso, Button, Massa, Raikkonen, Ricciardo e Vettel.
Keith Collantine, “New rules would have barred ten drivers”
E sarebbe saltato pure il ritorno di Schumacher: con le nuove regole la superlicenza decade se non si corrono almeno 5 gare nell’ultima stagione o 15 nelle ultime tre. Michael nel 2010 era fermo da tre anni.
Fia, “Calendrier Sportif International 2015”
Dal sito della Fia è scomparsa la data della Corea che nella versione di dicembre era soggetto a conferma. Le corse del 2015 scendono a 20. Resta ancora da stabilire dove si terrà il Gran Premio di Germania: la regola dell’alternanaza direbbe al ‘Ring.
Massimo Costa, “Muore Beltoise. Causò l’incidente di Giunti”
Se n’è andato a 77 anni Jean-Pierre Beltoise. La rete ricorda che aveva vinto a Monaco nel 1972, ma Italiaracing ne mette in evidenza soprattutto le responsabilità nell’incidente fatale di Ignazio Giunti coi prototipi a Buenos Aires nel 1971: Beltoise “scese dalla vettura e iniziò a spingerla in barba a ogni minimo senso di responsabilità. (…) Giunti non se ne avvide e centrò la Matra”.
OnlyF1, “Me, my self and I: Michael, 46”
Un anno è trascorso dall’incidente di Schumi. Il pensiero appassionato dal blog di Valerio Lo Muzzo: “C’è stata l’Italia di Tomba, di Luna Rossa, di Pantani, del Mondiale 2006 e l’inevitabile Italia di Michael, del miracolo Ferrari, delle nottate in piazza a Maranello sofferte prima (’97 e ’98), vincenti poi (primi anni 2000). L’Italia di Schumacher e della Ferrari è stata quindi un periodo storico”.