Incidente a Bianchi: algoritmi e brake-by-wire, la Fia la butta sul tecnico
mercoledì 3 dicembre 2014 · Tecnica
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Non sorprende l’esito dell’inchiesta della Federazione in merito all’incidente di Jules Bianchi al Gran Premio del Giappone: tante cause concomitanti, nessuna determinante. Sono due comunque i passaggi fondamentali del rapporto e tirano in ballo due elementi tecnici che vanno chiariti: il sistema di brake-by-wire e l’algoritmo di fail-safe.
Il brake-by-wire in sostanza misura la pressione sul pedale del freno, la compensa e in tempo reale determina la potenza da trasmettere alle pinze. La Formula 1 l’adotta da quest’anno all’asse posteriore per migliorare l’interazione con i sistemi di recupero d’energia in modo che la frenata venga modulata nei transitori, quando interviene il motore elettrico, a beneficio della stabilità del retrotreno.
A prescindere dalla fornitura dell’unità motrice, ogni squadra si scrive le righe di codice del brake-by-wire in casa. E secondo la Federazione il sistema della Marussia non era compatibile con l’algoritmo di fail-safe che è studiato per sovrapporsi all’acceleratore e tagliare il motore in condizioni di fuori controllo, ma invece a Suzuka è rimasto inibito per effetto del controllo di coppia del brake-by-wire mentre la Marussia rovinava nella via di fuga e “Bianchi schiacciava contemporaneamente freno e acceleratore”.
In effetti, siccome il fail-safe non ha ridotto la coppia motrice, “c’è la possibilità – si legge nel rapporto – che la velocità d’impatto ne sia stata influenzata”.
In quale misura, l’inchiesta non lo stabilisce: “Comunque può anche darsi che Bianchi sia stato distratto dal bloccaggio delle ruote anteriori e non sia riuscito a schivare la gru”.
Perciò adesso la commissione straordinaria della Fia intima di “rivedere il software di base per la sicurezza”. Per il resto, varie proposte che il Consiglio Mondiale deve pesare e pensare di varare: nuove norme sulle doppie bandiere gialle e sul drenaggio delle piste, più test per le gomme da bagnato, criteri più severi per la concessione delle superlicenze, mai più partenze a meno di quattro ore dal tramonto e mai più corse nella stagione delle piogge. Non si smette mai d’imparare.