Ferrari in Borsa: chi ci guadagna e chi la compra. Tutte le domande (e le risposte)
giovedì 6 novembre 2014 · Fuori tema
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Altri piani di scorporo di brand “non sono previsti”. Lo assicura Sergio Marchionne a valle dell’operazione che per la finanza e per il marchio del Cavallino Rampante rappresenta una mossa storica. Alle domande che accende l’ingresso della Ferrari in Borsa, F1WEB.it risponde con la collaborazione del blog di borsa online PilloleDiBorsa.it.
In parole povere, in cosa consiste quest’operazione?
Sergio Marchionne, dopo una riunione del Cda a Londra, ha annunciato un piano di ricapitalizzazione del gruppo automobilistico Fiat Chrysler Automobiles. In particolare è stato annunciato lo scorporo della Ferrari dal resto del gruppo e la quotazione della rossa su due mercati azionari: quello americano e un altro ancora non presentato. In Borsa andrà a finire solamente un decimo di tutte le azioni della Ferrari mentre il restante viene distribuito tra chi già partecipa in Fiat Chrysler.
Chi sta comprando la Ferrari?
Tutti potranno comprare le azioni della Ferrari. Basta aver un conto azionario e anche noi potremmo acquistare una parte della rossa.
La Ferrari sta diventando meno italiana?
Più che meno italiana, più internazionale. Ma siccome uno dei due mercati azionari di riferimento sarà quello americano, buona parte degli investitori potranno essere statunitensi o comunque stranieri.
Chi ci guadagna?
Le quotazioni in Borsa vengono fatte per acquisire capitale. Non sempre gli investimenti nelle ipo, cioè le matricole in Borsa, hanno dato soddisfazioni agli investitori e per questo motivo è opportuno che i risparmiatori, soprattutto quelli meno informati, utilizzino la massima prudenza prima di sottoscrivere l’acquisto. Il gruppo Fca ci guadagnerà comunque!
Quanto tempo bisogna aspettare per valutare la manovra?
Un orizzonte temporale di due anni è sufficiente per capire se questa manovra è stata positiva per lo sviluppo dell’intero gruppo automobilistico.