Il bolide della discordia: Nissan in combutta con Spa per il marchio di Eau Rouge
venerdì 24 ottobre 2014 · Fuori tema
tempo di lettura: 2 minuti
Dici Eau Rouge e pensi alla curva di Spa- Francorchamps, quella in bonomio indissolubile col Raidillon, compressione e decompressione a 300 all’ora, sotto 4g di accelerazione laterale. Adesso Nissan in joint-venture con Infiniti vuole farne un’auto sportiva, Infiniti Q50 Eau Rouge, appunto. E chiaramente in Belgio anziché vederci un omaggio ci vedono una fregatura.
Dicono ai corrispondenti di Bloomberg: “Stanno cercando di rubarci il marchio, lo consideriamo un atteggiamento esattamente contrario al fair play”. Da aprile Eau Rouge è un marchio registrato presso l’Unione Europea, per cui Nissan gioca col fuoco.
La richiesta dei giapponesi per il deposito della denominazione è dell’8 gennaio e ancora non è stata esaminata. Secondo Bloomberg, l’ufficio statunitense per i brevetti e i marchi conta di pubblicarla il 4 novembre, dopodiché da regolamento si apre un periodo di 30 giorni per le contestazioni.
Nissan per il momento non commenta, però un’avvisaglia di pericolo l’ha percepita perché ad agosto Stefann Weinmann, il portavoce per Infiniti a Hong Kong, aveva specificato che la decisione sulla denominazione della macchina non è definitiva.
E anzi Nissan e Infiniti ancora devono deliberare se produrre o no un bolide extra lusso – da 560 cavalli, a trazione integrale con motore V6 biturbo a benzina e cambio a sette rapporti – che secondo le stime si potrà comprare per 100 mila dollari, quasi 80 mila euro al cambio attuale.
Lo spot intanto c’è già: Sebastian Vettel che sfida Parker Kligerman e Pan Xiaoting a chi arriva più lontano. Lo sfondo: la pista di Spa che implicitamente un’autorizzazione l’ha concessa. E forse adesso prova a battere cassa, sull’esempio del Club americano di sport car che tra il 1962 e il 2002, a titolo di indennizzo per l’impiego del marchio Trans Am, s’è fatto riconoscere 5 dollari per ogni Pontiac Firebird Trans Am che vendeva General Motors.