Gran Premio del Giappone 2014, qualifiche

sabato 4 ottobre 2014 · Roundup
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Altro che tifone: un cataclisma. E almeno per il momento non è meteorologico. Lo sviluppo del mercato squarcia Suzuka, le qualifiche non se le fila nessuno: Red Bull ufficializza il divorzio da Vettel, per il 2015 mette Kvyat con Ricciardo, Alonso continua a seminare indizi che portano fuori Maranello, parla di una scelta in direzione di “felicità e fame di successo”. Intanto c’è una gara da correre. Sotto l’acqua, quasi certamente.

Suggestioni. Nando verso Woking, Seb verso Maranello. È l’ipotesi più accreditata, ma ce n’è un’altra che per quanto improbabile è perfino più affascinante. Via Twitter, Honda Performance Development che non è l’account principale del marchio di Tokyo, ma è comunque verificato e ufficiale, domanda ai follower: cosa sapete delle Honda #5 e #14? Sono i numeri che a marzo hanno scelto Alonso e Vettel quando la Fia ha varato le matricole fisse…

Lo schieramento. La pole sulla pista dei grandi la piazza Rosberg mentre Hamilton stecca al tornante, ma tutto sommato ritrova il feeling dopo lo schianto della prima curva nelle prove del mattino. La seconda fila è tutta per la Williams che in Giappone porta un mega aggiornamento del telaio, su un circuito che già sposa la FW36. Poi Alonso e Ricciardo. C’è un secondo e mezzo tra la sesta piazza e la vetta: i distacchi si amplificano un’altra volta, la griglia compatta di Singapore è lontana un’epoca.

Tempaccio. Il tifone Phanfone sale inesorabile dal Pacifico verso il Giappone, la protezione civile lancia l’allerta, la Fia ha preso in considerazione l’ipotesi di anticipare la corsa a sabato. Però ha trovato l’opposizione dell’Honda che promuove il Gran Premio e dovrebbe rimborsare tutti i biglietti di domenica. Il rischio è che la corsa diventi una processione insulsa dietro alla safety car.

New-entry. Non fa danni e si ferma a 4 decimi da Kvyat. Unico intoppo il cedimento del propulsore. Per tutto il resto, fila liscio l’esordio di Max Verstappen che nelle libere di venerdì diventa il più giovane di sempre in una sessione ufficiale e marca il primo cartellino in vista del debutto del 2015. Sulla Caterham esce allo scoperto Roberto Merhi che il team cerca di promuovere al posto di Kobayashi; salta invece il debutto di Will Stevens in Marussia.

Associazioni di categoria. Si rinnova il vertice del sindacato dei piloti: il nuovo presidente è Alex Wurz… che non corre dal 2007 e oggi è impegnato nell’endurance. I direttori restano Button e Vettel.

L’altro Clark. Si chiama Steve Clark, come il chitarrista dei Def Leppard, ma fa l’ingegnere. Alla Ferrari, per giunta. Fino al 2012 era il responsabile degli ingegneri in pista, poi era stato spostato a seguire i progetti che Maranello sviluppa per il Coni. S’è sentito declassato, ha fatto causa al Cavallino e l’ha vinta: secondo il giudice deve essere reintegrato nelle vecchie mansioni. Al muretto, quindi. Dove c’è già un bel po’ di gente…

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