Il giallo dei messaggi radio: perché Ricciardo doveva stare lontano dai cordoli?

martedì 23 settembre 2014 · Regolamenti
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Il giro di vite sulle radio, un effetto l’ha avuto: “Adesso – dice Eric Boullier – siamo tutti occupati a sentire cosa si dicono gli altri, per essere sicuri che non facciano quello che invece la Red Bull ha fatto due volte con Ricciardo“. La tesi dell’accusa è che a Singapore il muretto dell’energy drink abbia violato la nuova direttiva sulle comunicazioni radio quando ha chiesto a Ricciardo di “evitare i cordoli in uscita”.

Secondo la McLaren, il team ha mandato un suggerimento per migliorare la prestazione e l’ha fatto passare come un messaggio per l’affidabilità, di quelli che il regolamento continua ad autorizzare: “Credo fosse qualcosa di cifrato, adesso sta alla Fia indagare”.

È il nodo che segnalava F1WEB.it in merito all’applicazione della nuova legge, la possibilità che dagli ingegneri parta “un’indicazione innocua e perfettamente legittima che invece può significare altro nel linguaggio codificato della squadra“.

Chris Horner per conto della Red Bull assicura che Ricciardo i problemi li aveva davvero, alla batteria che non scaricava l’energia, un guasto a intermittenza che nell’arco di un giro poteva costare tre o quattro decimi, in altri niente. Sulla legittimità del messaggio svela:

Ci siamo consultati con Charlie Whiting, gli abbiamo detto che c’erano dei rischi per l’affidabilità e per questo abbiamo chiesto a Daniel di evitare i cordoli che potevano danneggiare la batteria. Credo sia una cosa sensata. Non è compito degli ingegneri dire ai piloti di frenare dieci metri più tardi o inserirsi in curva più presto, ma gestire elementi come il motore, che dal punto di vista dell’affidabilità e della sicurezza sono dannatamente complessi, quello è un altro discorso.

Al di là dei sospetti, resta labile il confine tra le indicazioni per l’affidabilità e quelle per la prestazione. Tant’è che perfino Whiting nel paddock tradiva incertezza e ai giornalisti diceva: “Avete ragione. Applicare la regola non sarà semplice”.

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