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Gran Premio di Singapore 2014, prove libere

venerdì 19 settembre 2014 · Roundup
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È rosso il lampo prima del tramonto, Alonso stampa il miglior tempo nella prima sessione a Singapore, batte Hamilton di un decimo, poi scende la notte che inverte le posizioni e comunque li lascia incollati. Non è indicativo invece il rilevamento di Rosberg che chiude in P13 ma si brucia il giro buono con le supersoft quando Maldonado va a sbattere e blocca la sessione.

Retromarcia. All’ultimo minuto, dopo tre ore e mezza di consultazioni fra i team principal e Charlie Whiting, la Fia allenta il divieto sulle conversazioni radio e concede una serie di messaggi tecnici – sullo stato di carica delle batterie, sull’usura dei freni e sul consumo – che invece per com’era stato concepito il bando dovevano diventare proibiti. La rettifica volge a favore delle squadre che sul volante hanno solo manettini e nessun display. Tipo la Williams.

Esplosivo. Le agenzie riferiscono che nella notte la polizia ha fatto liberare i motorhome di Marussia, Caterham e Toro Rosso a seguito di un allarme bomba e ha perquisito tutti i membri delle squadre prima di riaprire l’accesso.

L’uomo coi soldi. Il logo di Banco Santander sull’ala posteriore della Ferrari è listato a lutto, in memoria di Emilio Botin, “una persona dal carisma e dall’intelligenza non comuni”, scrive il sito ufficiale del Cavallino. Nel 2009 aveva firmato il contratto di sponsorizzazione con la Scuderia, nel 2012 l’aveva esteso fino al 2017.

Carta straccia. Visibilmente contrariato, ai giornalisti Alonso risponde in merito alla voce di SkySport che dà per imminente lo scambio tra lui e Vettel: “Sono voci che non fanno bene a nessuno. Ho lavorato vicino alla squadra per tutti questi anni per creare un bell’ambiente, sono andato a cena coi ragazzi, ho fatto sport con loro e poi vengono fuori queste voci. Un giorno parlerò anch’io”. Per dire chi mette in giro certe bufale?

Non c’è due senza tre. Il futuro sono le squadre a tre macchine. Lo scriveva Adam Parr su Twitter dopo Monza e lo conferma Bernie Ecclestone: “Preferisco di gran lunga la Ferrari con tre macchine o qualunque altro top team piuttosto che avere sulla griglia delle squadre in difficoltà”.

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