Gran Premio d’Italia 2014, qualifiche

sabato 6 settembre 2014 · Roundup
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I freni a Hockenheim, le fiamme sul motore a Budapest, ancora i freni a Spa: pregava per una qualifica senza intoppi tecnici, Hamilton, per un duello alla pari al vertice dello schieramento. Fila tutto liscio a Monza, lui si prende il record in tutte le sessioni di qualifica, torna in testa, ci mancava da Barcellona. In parco chiuso, neanche uno sguardo con Rosberg che gli deve partire di fianco.

Gli avversari. In seconda fila, la minaccia alla fuga delle frecce d’argento è un’altra volta la Williams. Bottas fa il terzo tempo: “Non ho lasciato niente per strada. Praticamente un giro quasi perfetto”. La terza fila se la prende la McLaren. Fanno sei motori per Mercedes nei primi sei posti della griglia. Su una pista da motore.

Sottotono. Tutte in coppia le macchine delle squadre che entrano in Q3, tranne la Ferrari che perde Raikkonen nella seconda eliminatoria. Alonso settimo, onesto, non promette nulla: “Non possiamo illudere i tifosi, ma se capita qualcosa dobbiamo essere pronti”.

Penalità. Kvyat è il primo che sconta la retrocessione di dieci posti per la sotituzione dei componenti di base dell’unità motrice: il regolamento fissa a cinque esemplari per ogni macchina il limite di motori a combustione interna, turbocompressori, sistemi di recupero d’energia, batterie e centraline. E Kvyat a Monza ha dovuto montare il sesto motore.

Veloci, però… Il picco di velocità nel 2013 l’aveva stabilito Ricciardo a 340, oggi il migliore è Rosberg a 353.9. C’erano stime di 375, invece si sente meno che altrove l’effetto della nuova motorizzazione. E pare un controsenso nel tempio della velocità. Ma spiegava Andy Green di Force India: “Le nuove regole hanno ridotto carico e deportanza del 10 per cento rispetto a un anno fa. Però questo dato è riferito ai circuiti dove si viaggia con il massimo della deportanza. Nel caso di Monza ci confrontiamo con macchine che già correvano con bassa deportanza”.

Montezuma. Radiobox mormora, Montezemolo risponde sulle voci che lo danno in partenza da Maranello: “Ho dato la mia disponibilità per altri tre anni. Se ci sono novità il primo a darle sarò io”. Una smentita piena non è. Tradotto: le novità possono starci e le sorti sono in mano a qualcun altro. Marchionne.

Compleanni. La squadra corse della Cea, la grande famiglia che si addestra per spegnere le fiamme e liberare i piloti in caso di incendi, festeggia il quarantesimo anniversario a Monza. Quest’anno il Gran Premio impegna 150 uomini con 450 estintori, 29 fuoristrada e 7 auto veloci antincendio.

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